Coronavirus, trovati positivi 6 corridori in UAE. Domani vertice UCI con possibile sospensione delle corse in Europa

Coronavirus, trovati positivi 6 corridori in UAE. Domani vertice UCI con possibile sospensione delle corse in Europa
Anche il ciclismo è stato colpito dal coronavirus e questa volta non ci sono più dubbi. Il giallo iniziato negli Emirati Arabi Uniti, con la sospensione della...

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Anche il ciclismo è stato colpito dal coronavirus e questa volta non ci sono più dubbi. Il giallo iniziato negli Emirati Arabi Uniti, con la sospensione della corsa giovedì scorso, ha trovato i suoi colpevoli. I positivi al coronavirus attualmente sono 6: due italiani, due russi, un tedesco e un colombiano. 

I casi positivi appartengono tutti, ai 4 team che non hanno ricevuto l’autorizzazione a lasciare il Paese e che sono in stato di isolamento. Si tratta delle due formazioni francesi Groupama FDJ, Cofidis, la russa Gazprom e l’emirata UAE. 
Le quattro formazioni che si trovano tutte ad Abu Dabhi da giovedì scorso, sono tenute nel più completo isolamento, senza ricevere informazioni dal governo locale. In questi giorni sono arrivate anche lettere e messaggi da parte dei corridori ai media e sui social network, in cui chiedevano aiuto, poiché erano trattenuti nonostante la negatività ai test. Il MoHAP, Ministero della Salute negli Emirati Arabi, ha fatto sapere che i 6 casi di positività, sono stati riscontrati attraverso i tamponi alla gola e al naso, seguendo il protocollo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. I sei pazienti sono tutti in ospedale e assistiti nel migliore dei modi dal servizio sanitario. Mentre corridori e staff sono tenuti in isolamento in hotel, per evitare il diffondersi del virus nel Paese.
Quello che suscita stupore e incomprensione, è la mancanza di informazione e assistenza raccontata da chi è in isolamento. Sono molti i post di corridori e staff in cui raccontano le loro giornate da carcerati. Sono tutti in camere singole e possono uscire sul corridoio, solo per prendere la biancheria pulita e i pasti. Purtroppo, va detto che nessuno si occupa della pulizia delle stanze e del piano e che le informazioni fornite, sono molto lacunose. Senza contare, che alle domande fatte, non viene mai data una risposta. Il personale e i corridori negativi dovevano lasciare Abu Dhabi oggi, ma ancora una volta e senza spiegazioni, questo non è accaduto e nessuna risposta è arrivata, anche se i test sono risultati negativi. A questo punto a preoccupare non sono solo i 6 casi positivi, ma la sorte di circa 100 persone, tenuta in totale isolamento, nonostante la negatività ai test e senza sapere, quando sarà possibile lasciare il Paese.

intanto in Italia torna il rischio sospensione corse. Domani mattina ci sarà un incontro tra la UCI e le squadre per prendere una decisone concorde, su come proseguire questa prima parte di stagione.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero