Adam Silver può sorridere. Il commissioner della Nba ha incassato nel giro di poche ore l'appoggio dei presidenti e dei proprietari delle franchigie prima e quello...
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Per questo assume particolare rilievo il via libera che Silver ha ricevuto dalle sue stelle. Chris Paul, presidente del sindacato dei giocatori, secondo Yahoo Sports avrebbe avuto un incontro in conference call con le superstar della Lega: dalle rispettive abitazioni LeBron James, Giannis Antetokounmpo, Anthony Davis, Kevin Durant, Kawhi Leonard, Stephen Curry, Russell Westbrook e Damian Lillard (stupore per l'assenza di James Harden) si sono detti disposti a tutto pur di ripartire. Un'apertura importante che segue il taglio del 25% dei propri stipendi. Ripartire, d'altra parte, significa per la Nba evitare di sprofondare considerando che al momento le perdite sono stimate intorno ai 2,5 miliardi e che verosimilmente si estenderanno anche alla prossima stagione, vista la difficoltà di ipotizzare le arene aperte prima dell'inizio del 2021.
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I nodi a questo punto restano dove ripartire – ma le due “bolle” a Las Vegas per la Western conference e a Orlando per la Eastern sono le ipotesi più accreditate – e come. Silver vorrebbe terminare la regular season e poi giocare i playoff come al solito sulle sette partite per recuperare quanto più possibile dai diritti tv. Ma i tipi di protocolli sanitari da seguire e il grado di rigidità dell'isolamento per i giocatori potrebbero portare a soluzioni più snelle. La macchina intanto si è lentamente rimessa in moto: dopo il via libera agli allenamenti individuali, solo 7 team su 30 sono tornati al lavoro, ma secondo Silver saranno 22 entro la fine della settimana. Le più in ritardo sono ovviamente le squadre già fuori dai playoff o quasi, che preferirebbero non ripartire. Ma alla fine lo spettro delle perdite colossali farà tornare in campo tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero