Londra ora teme il peggio. L'Inghilterra dopo aver snobbato l'epidemia di coronavirus in questi giorni sta facendo i conti con l'impennata dei contagi e dei decessi,...
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I club sono disposti a fare la loro parte, anche se stanno cercando di trovare una via d'uscita che gli consenta di terminare la stagione e limitare i danni economici di questa stagione disgraziata. Devono obbligatoriamente avere un medico al seguito delle prime squadre. Medico che, se prestasse servizio negli ospedali da campo, dovrebbe poi restare in quarantena prima di riunirsi con la squadra. Più probabile che i club mettano a disposizione il personale medico delle giovanili. La buona volontà di collaborare del resto è stata già dimostrata dal Chelsea. Il club di Abramovich ha aperto le porte del Millennium Hotel a Stamford Bridge al personale del National Health Service (Nhs, il servizio sanitario nazionale britannico) per un periodo iniziale di due mesi. Ora si attende che anche gli altri facciano la loro parte.
«Ho scritto ai club della capitale per indicare loro l'aiuto che possono dare al nostro fantastico personale dell'Nhs
e sono grato per la grandiosa risposta ricevuta - ha dichiarato Khan -. Possiamo vincere tutti insieme questa sfida». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero