Lazio, Lotito forza la mano: squadra in ritiro la prossima settimana

Lazio, Lotito forza la mano: squadra in ritiro la prossima settimana
La battaglia continua. Non s'arrende, Lotito, è pronto a sfidare il ministro Spadafora. A mandare in ritiro la sua Lazio già la prossima settimana. Lo ha...

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La battaglia continua. Non s'arrende, Lotito, è pronto a sfidare il ministro Spadafora. A mandare in ritiro la sua Lazio già la prossima settimana. Lo ha già comunicato alla squadra, i giocatori hanno accettato purché vengano fatti prima a tutti i tamponi (rimane il giallo su quello a cui sarebbe già stato sottoposto Immobile) e venga garantita a Formello la massima sicurezza. La ripresa degli allenamenti al momento è ancora consentita, solo un nuovo decreto governativo può stopparla. Lotito forza la mano perché vuole a tutti i costi che la Seria A riparta. Non è solo un discorso legato allo scudetto, ma soprattutto alla sopravvivenza economica.


COMUNICATO
Non a caso nel comunicato relativo all'ultimo bilancio biancoceleste, approvato al 31 dicembre 2019, introduce un paragrafo con valutazioni legate al Coronavirus e all'emergenza: «Come noto, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale è stato caratterizzato dalla virulenza di una pandemia derivante dalla diffusione del virus “Covid 19” e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei paesi interessati e nello specifico dal Governo Italiano. Il Consiglio Federale della FIGC, tenutosi in data 9 marzo 2020, ha decretato la sospensione delle competizioni sportive calcistiche sino al 3 aprile 2020. Tale situazione non permette di conoscere le reali conseguenze di carattere patrimoniale ed economico sulla seconda parte della stagione sportiva. In particolare, nel caso in cui il Campionato dovesse riprendere e terminare regolarmente, dato anche lo slittamento dei campionati europei ed in considerazione della data di fine stagione dei contratti riferiti ai calciatori, non si dovrebbero avere significativi impatti sui proventi dell’esercizio. Tale orientamento è considerato dai Consiglieri di Gestione probabile anche in considerazione di quanto anticipato dal presidente della UEFA che ha dichiarato che la conclusione dei campionati nazionali deve avere la precedenza rispetto alle competizioni europee e che le opzioni ad oggi immaginabili sono la ripresa dei campionati nazionali a metà maggio, inizio giugno e fine giugno».

INCERTEZZA

La Lazio si batte per la conclusione del campionato in corso, ma non può andare oltre quanto sarà permesso: «E’ importante però segnalare che la pandemia che ha colpito il nostro Paese ha causato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi completamente prevedibili. Le potenziali ricadute economiche saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell’esercizio. Con riferimento alle attività patrimoniali la cui recuperabilità è annualmente verificata attraverso impairment test o determinazione del fair value, non si ravvedono elementi di criticità dovuti alla crisi sanitaria e al conseguente rallentamento dell’economia nazionale, in quanto supportate da contratti esistenti o da valutazioni al momento non direttamente legate al contesto emergenziale (i.e. library, asset immobiliari). Inoltre, il valore dei diritti alle prestazioni dei calciatori che costituiscono la parte significativa del capitale investito netto non dovrebbe risentire in modo significativo dei crisi sanitaria. Si segnala a tal proposito che non sono stati riscontrati casi di contagio all’interno della rosa. Tuttavia anche negli altri scenari legati alla prosecuzione del campionato di calcio di serie A ad oggi esaminati dagli organi competenti e ritenuti accettabili, i Consiglieri di Gestione ritengono non vi siano temi di continuità aziendale e/o di recuperabilità dei beni patrimoniali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero