Coronavirus, Germania in campo per ripartire il 3 maggio

Coronavirus, Germania in campo per ripartire il 3 maggio
Le fughe in avanti, ai tempi del coronavirus, sono vietate, a prescindere dal fatto che i profili social dei club tedeschi sono invasi dalle foto dei calciatori che si allenano....

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Le fughe in avanti, ai tempi del coronavirus, sono vietate, a prescindere dal fatto che i profili social dei club tedeschi sono invasi dalle foto dei calciatori che si allenano. Ma quella che arriva dalla Bundesliga può essere considerata la classica luce in fondo al tunnel del calcio, che coincide con le prove tecniche della fase 2. I campioni del Bayern Monaco, che sono costretti a seguire un decalogo di regole da rispettare, si sono rimessi in marcia e con loro altre squadre, come Colonia, Union Berlino o Fortuna Duesseldorf, hanno deciso di allenarsi (Borussia Dortmund e Schalke 04 lo fanno da giorni). L'unica eccezione riguarda il Werder Brema, il cui Parlamento non ha concesso il permesso per tornare in campo. Il club, suo malgrado, ha dovuto adeguarsi. Ma per tutti gli altri, allenamento a gruppi di massimo 5 calciatori, distanza di 1.5 metri, palla tra i piedi ma nessun contrasto, niente abbracci nè strette di mano, stanze di spogliatoi per massimo due giocatori per volta. La Germania, alle prese con emergenza coronavirus e lockdown, è il Paese europeo con la più bassa percentuale di decessi e forse quello meno travolto dallo tsunami Covid-19. Così anche il calcio è già al lavoro per la fase2. Ci si organizza per farsi trovare pronti quando sarà il momento di fare sul serio, con sedute a piccoli gruppi, campi separati, spogliatoi blindati. L'assenza del pubblico è un dettaglio, dal momento che da anni ormai gli allenatori hanno interdetto le sedute d'allenamento ai tifosi - salvo qualche eccezione - ma anche agli operatori dell'informazione. L'idea della Bundesliga resta quella di ripartire il 3 maggio o, al massimo, nel week-end successivo. Ancora una volta, il percorso intrapreso dai tedeschi potrebbe fare da apripista
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Il Messaggero