«Gli allenamenti possono ripartire a condizione che l'ufficio sport presso la presidenza del consiglio, sentito il Comitato tecnico scientifico, dia le linee guida per...
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«Tutta l'Italia tiene le piscine chiuse perché i gestori sono alla canna del gasa e non aprono per pochi atleti - sottolinea Barelli -. La Federnuoto comunque si è rimboccata le maniche e nonostante la situazione generale
aprirebbe i due-tre centri federali, Milano, Roma e Verona. Ma servono queste linee guida: anche l'Acquacetosa del Coni non può aprire da lunedì se non arriva questa autorizzazione che contiene le prescrizioni che dicono a quali condizioni si può tornare ad allenarsi. Noi abbiamo mandato già una settimana fa le nostre indicazioni sulla ripresa e sono anche molto rigide: le linee guida o sono erogate da loro o accettano direttamente le nostre, ma qualcosa dobbiamo avere. Se non arriva nulla non si può aprire perché saremmo fuori legge. Anche al ministero stanno aspettando queste prescrizioni. E c'è anche da dire che quando arriveranno e dovessero essere complicate, servirà tempo per studiarle». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero