L'appello di Cassani: «Siamo vicini al limite, la politica decida»

L'appello di Cassani: «Siamo vicini al limite, la politica decida»
«Ora siamo come cani tenuti al guinzaglio e questo guinzaglio si è fatto corto e stretto al collo, per cui intorno a noi ci manca lo spazio, ci manca...

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«Ora siamo come cani tenuti al guinzaglio e questo guinzaglio si è fatto corto e stretto al collo, per cui intorno a noi ci manca lo spazio, ci manca l'aria». È il post dai toni polemici del ct della nazionale di ciclismo, Davide Cassani, che su Facebook chiede a «chi ha le leve del potere» una parola definitiva su quando si potrà uscire, e tornare ad allenarsi. «Qualunque resistenza ha un limite e noi siamo prossimi a raggiungere questo limite», aggiunge Cassani che ricordando di essere stato tra i primi a consigliare ai suoi atleti di non uscire ora chiede: «Possiamo uscire»?«


«Cari amici - scrive Cassani sul suo profilo Facebook - voi sapete che io per primo vi ho invitato al rispetto degli ordini che venivano appunto dall'alto, era necessario affrontare con misure drastiche una calamità come quella che stiamo vivendo. Ma adesso, che il peggio è passato, senza strillare, senza alzare la voce, chiedo conferma: »Posso uscire davvero«?». «Lo dico come se fosse un avviso ai naviganti alla ricerca disperata di un porto sicuro - aggiunge il ct del ciclismo - E' vero che il 4 maggio ci sarà la possibilità di fare sport all'aria aperta? Care persone che avete in mano le leve del potere e, come si dice, siete perennemente occupati nelle stanze dei bottoni, cercate di capire anche noi che non abbiamo stanze e tra poco forse non avremo neppure più bottoni. Se non ho capito male non manca tanto al giorno in cui possiamo uscire di casa, vero? Anche perché bisogna tenere conto non soltanto delle necessità assolute che il virus comporta, ma che, questo maledetto Covid 19, potrebbe, nel prossimo futuro, anche fare una strage di anime. Dico questo perché qualunque resistenza ha un limite e noi siamo prossimi a raggiungere questo limite. Quindi Possiamo uscire?»
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Il Messaggero