Ieri su una delle sponde del fiume Tevere, presso il Circolo Canottieri Lazio, è stata scritta una delle pagine più emozionanti e sconosciute, della vita di Fausto...
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IL VIAGGIO E L’ACCORDO
Il 9 gennaio di quel freddo 1945, Edmondo Nulli che aveva un’officina a Roma, in Via La Spezia al civico 137, partì per Caserta per conoscere Coppi, vincitore del Giro d’Italia 1940. I due si parlarono e fecero quell’accordo, fatto solo di parole, che cambierà la vita a entrambi. Il 21 febbraio la bici era pronta e Coppi andò ad abitare nella casa dei Nulli. Fausto fu accolto come un figlio e per farlo riprendere dalla fame della guerra, venne nutrito con fettuccine al ragù con sopra le uova. Il campione si allenava sulla via Tiburtina, saliva ai Castelli Romani, scendendo poi verso il litorale laziale ed Edmondo curava la sua bici. Edmondo, che per quel giovane campione, era stato fratello e padre, alla fine di quel 1945 straordinario, gli disse che era tempo di andare. Doveva tornare nel suo Piemonte a Castellania, per correre con la Bianchi dove sarebbe diventato un campione. Coppi che aveva corso con il fratello Serse nella S.S. Lazio, seguì il consiglio. Riconsegnò la sua bici e tornò a casa. Di quella bici non si seppe mai più nulla fino allo scorso gennaio, quando il restauratore Alessandro Volta di Pavia, contattò la S.S. Lazio per proporre l’acquisto.
LO SCAMBIO
Lo scambio tra la società sportiva e il venditore venne fatto a Firenze. Poi di corsa da Renzo Nulli, il figlio di Edmondo, che attraverso gli appunti del padre con le misure di Coppi, ha potuto accertarne l’autenticità. La S.S. Lazio nel suo circolo canottieri, ha ieri presentato la bici Nulli di Fausto Coppi, persa e finalmente ritrovata. Per l’occasione c’era anche il sindaco di Castellania Coppi, Sergio Vallenzona. Presente anche Fabio Bellissario, autore con Giampiero Petrucci del libro che racconta il periodo romano di Fausto Coppi, con Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva Lazio. La S.S. Lazio, Nulli e la città di Roma, andranno a Castellania il 15 settembre, giorno del Centenario dell’Airone e il periodo di quella storia mancante, verrà accolto a Castellania, nella casa natale di Fausto Coppi, dove dal 2010 è nato il suo museo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero