E’ Civitanova-Perugia, come sempre, come al solito, come nelle occasioni più importanti, tre finali scudetto, due a uno il parziale per i marchigiani. La Lube ha...
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La realtà è che Heynen è pazzesco, campione del mondo con la Polonia, non d’Europa, ma può portare la squadra che con Bernardi ha perso lo scudetto a vincere molto. La supercoppa è stata sua, la Champions potrebbe, il campionato è super, la finale è super. Super è anche il pubblico, i sirmaniaci folleggiano, Modena è vicina, era carichissima, è stata una delusione. Non Trento, Lorenzetti ha fatto l’impossibile, vincendo due set, poi Fefè De Giorgi ha scalato la partita da zero, dominando il resto. Itas è inferiore, la finale è incertissima, forse è un tantino favorita Perugia, ma la Lube ha sconfitto Kazan, in Champions, in senso assoluto forse è più forte. Lanza è stato al top, con gli umbri. Civitanova voleva vincere senza sudare, ha rischiato, ma con questo Simon, 17 punti, questo lussemburghese dai riccioli, insegue il triplete: coppa Italia, scudetto e Champions.
Il resto è stato festa, con le luci spente, i timeout dimezzati e il videocheck sulle difese. Patron Claudio Sabatini, di Unipol arena, è felice, 9mila spettatori, il volley non è mai in crisi. Neanche il coronavirus, non lontanissimo, con un caso a Reggio, in ospedale. Qui siamo al pianoforte, si fanno le prove per domani, è bellissimo, è come essere alle olimpiadi, c’è aria a cinque cerchi. Atanasjievic e Leon si aggiudicano il confronto con Zaytsev, Modena ha vinto solo la supercoppa, con Velasco, nell’ultimo triennio, è in rottura.
I voti: 9 a Perugia, 8 a Civitanova, 7,5 a Trento, 6 a Modena. 10 alla Lega per l’evento.
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Il Messaggero