Coppa Italia, Pirlo esce di scena a testa alta. Gasperini ancora zero tituli

Chiesa
La festa dei tifosi, ai quali viene riaperto stadio dopo 14 mesi: 4300 persone sparpagliate tra curve e tribune del Mapei Stadium: dentro striscioni, cori e insulti e fuori i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La festa dei tifosi, ai quali viene riaperto stadio dopo 14 mesi: 4300 persone sparpagliate tra curve e tribune del Mapei Stadium: dentro striscioni, cori e insulti e fuori i soliti disordini degli ultrà. Test anche per l'Europeo che prende il via l'11 giugno all'Olimpico con Italia-Turchia. La partita fa però felice solo la Juve, quella che non ti aspetti. E l'Atalanta è, invece,  irriconoscibile. Salta il pronostico nella finale di Coppa Italia, vinta dai bianconeri per la quattordicesima volta. Meritatamente, avendo dominato nella ripresa, dopo aver resistito nel primo tempo all'onda nerazziurra. John Elkann e Andrea Agnelli, rimasti senza scudetto dopo 9 anni, si devono accontentare del trofeo di consolazione, da aggiungere alla Supercoppa italiana, alzata sempre a Reggio Emila (contro il Napoli, però). La doppietta non basterà a Pirlo. Così come qualificarsi domenica per la prossima Champions. Il suo club sta cercando già da qualche settimana l'erede. Zidane piace, ma non è l'unico candidato, L'interessato, però, non si chiama ancora fuori: «Certo che mi confermerei, ma decide la società». Gasperini, invece, non riesce proprio a festeggiare un titolo e perde la seconda finale in tre anni, dopo quella lasciata alla Lazio nel 2019 all'Olimpico.

RISCATTO INASPETTATO

E' stata la notte di Pirlo che ha scelto la formula ideale per far muro contro la rivale agonisticamente e soprattutto fisicamente più preparata. Il 4-4-2 è tosto in mediana con Bentancur e Rabiot e da corsa sui lati con Cuadrado e Danilo da esterni bassi e con McKennie e Chiesa davanti a loro sulla linea di centrocampo. Davanti la velocità dei contropiedisti con Kulusevski e Ronaldo. L'idea è giusta, anche perché de Ligt va a chiudere su Zapata che si aggrappa solo a Malinovskyi. Pessina, invece, stecca, anche se meriterebbe il rigore per il fallo di rabiuot in area. L'Atalanta si sfoga e la Juve colpisce, proprio con Kuluseviki. Sinistro a giro da applausi. Nel finale di tempo il pari di Malinovskyi. Botta terrificante. Massa convalida le reti nonostante le proteste rispettivamente per il fallo di Cuadrado su Gosens e di Freuler su Rabiot. Gasperini si illude. I nerazzurri usciranno di scena dopo l'intervallo.

SENZA STORIA  

Gasperini si illude. I nerazzurri usciranno di scena dopo l'intervallo. Nella ripresa gioca solo la Juve. Gollini respinge su Kulusevski e si salva perché Chiesa, liberato di tacco da Ronaldo, colpisce il palo, senza approfittare della liberta in area. Gasperini cambia: ecco Pasalic e Muriel. Ma è proprio Chiesa il match winner. Fa centro ancora dopo iniziativa di Kulusevski, il migliore tra i bianconeri, e va a festeggiare sotto la curva nerazzurra.    

    

      

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero