L’utopia si è finalmente realizzata: uno stadio replica del Colosseo in mezzo al deserto del Brasile. Il progetto, inusuale e polemico, era stato iniziato circa 6 anni fa dopo...
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La previsione era che lo stadio potesse ospitare fino a 20.000 tifosi. Poi i fondi non sono stati sufficienti e ci si è resi conto che la popolazione cittadina era di soli 16.000 abitanti. A quel punto il doveroso passo indietro e il ridimensionamento. Oggi il colosseo brasiliano, costato 1,3 milioni di reais (circa 340.000 euro), dispone di 5000 posti, ma nella città confidano che il progetto possa essere ampliato in futuro. Il problema è che però Alto Santo è un piccolo centro del sertão, regione semi-arida tipica del Nord Est del Brasile, e non ha un club all’altezza. Almeno per il momento.
L’incontro di esordio è stato vinto dai padroni di casa per 1-0 contro l’União. Si giocava per la serie C dello stato del Ceará ed erano presenti solo 850 paganti, i quali, con 1,30 euro a biglietto, hanno portato 1105 euro nelle casse del club, come rivela il sito brasiliano Globoesporte. Un animatore vestito da gladiatore romano ha intrattenuto i presenti, ma la festa per l’inaugurazione non ha scacciato le vecchie polemiche. L’erba dell’impianto è stata fra le prime opere completate ed è stata irrigata per 6 anni consecutivi, mentre gran parte della regione soffriva problemi di siccità. Sull’estetica, però, nessuno ha avuto da ridire: «Adesso esistiamo anche noi sulla mappa», hanno detto entusiasti alcuni abitanti di Alto Santo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero