Lazio, Sarri: «Vincere la Conference? Intanto passiamo il turno. Il Cluj ci crederà»

Le parole di Maurizio Sarri in conferenza stampa

Lazio, Sarri: «Vincere la Conference? Intanto passiamo il turno. Il Cluj ci crederà»
In vista della sfida di domani della Lazio contro il Cluj, come da programma Sarri ha parlato in conferenza stampa. Il tecnico non si è nascosto, ma ha abbassato i toni:...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

In vista della sfida di domani della Lazio contro il Cluj, come da programma Sarri ha parlato in conferenza stampa. Il tecnico non si è nascosto, ma ha abbassato i toni: «In questo momento non possiamo vincere la Conference. Ci presentiamo con tante assenze e siamo in difficoltà. Non è un alibi per noi, ma è una difficoltà in più che si aggiunge alle altre». Ecco il resto delle dichiarazioni.

Che percentuali ci sono sul passaggio del turno?

«Spero che quelle di Petrescu (90% Lazio e 10% Cluj) siano giuste, ma non credo sia così».

La Lazio può vincere la Conference?

«In questo momento no. Ci presentiamo con tante assenze e siamo in difficoltà. Non è un alibi per noi, ma è una difficoltà in più che si aggiunge alle altre. Dobbiamo tirare la partita dalla nostra parte. Loro sono più fisici e più abituati a giocare certe gare. Non serve superficialità e va affrontata nel modo giusto. In questa competizione ci sono squadre forti, come il West Ham che è di livello elevatissimo nonostante la classifica in Premier. C'è anche il Villarreal. Pensiamo a passare il turno che non è scontato prima di pensare a vincere la Conference».

Si aspetta qualcosa da quelli che hanno giocato di meno?

«Se mi aspettavo qualcosa di importante da uno che ha giocato poco lo avrei fatto giocare di più. Le cose vanno dimostrate ogni giorno in allenamento. Siamo etichettati come quelli che fanno poco turnover, ma nelle ultime tre partite abbiamo fatto giocare 21 calciatori».

 

 

Sul centrocampo...

«Non ricordo neanche chi ha giocato domenica. Qualcuno sì, non tutti e tre sicuramente».

Sugli assenti...

«Non si parla di infortuni ma di malanni stagionali. Milinkovic è tornato a Formello in condizioni non presentabili. Non ha fatto allenamenti, ma solo palestra. Zaccagni ha la febbre, Romagnoli è in via di guarigione e dovrebbe avere un controllo oggi o domani. Radu non ha ancora fatto i controlli. Pedro stasera dovrebbe avere un controllo e si spera nella rimozione dei tamponi. Se gli viene fatta la mascherina può tornare ad allenarsi. Marcos Antonio ha avuto un problema simile a quello di Sergio ma con un rapporto uno a dieci».

Sugli arbitri...

«Me aspetto sempre un arbitraggio di livello, ma spesso a fine partita mi trovo costretto a dire che non è così. Non mi preoccupo a priori degli arbitri. Non posso farmi condizionare da cose sulle quali non posso avere il controllo. Non so neanche di che nazionalità sia l'arbitro di domani».

Che Cluj si aspetta?

«Le contromisure dovranno prenderle più loro che noi. Non so se cambieranno qualcosa a livello tattico. Sicuramente avranno l'atteggiamento di una squadra che ci crede. Bisogna stare molto attenti sull'approccio e portare la partita sul binario più consono per noi».

 

 

Ci dice la formazione?

«E lo vengo a dire in Romania? Ai giornalisti di Roma non ho mai detto la formazione (ride, ndr). Non lo so, ancora non ho comunicato la formazione ai giocatori».

Petrescu ha detto che senza Immobile avrebbe più possibilità di vincere...

«Penso abbia ragione».

La Lazio non vince in trasferta da molto, può essere una difficoltà?

«Abbiamo dei difetti che vengono fuori più in Europa che in Italia. In Europa se sbagli l'approccio perdi con tutti».

Sul campo...

«Non è che si può fare eccessi di critiche visto il nostro, però... Ho visto le partite giocate qui 15 giorni fa e c'era neve e ghiaccio. Il campo ne ha risentito. Non è di altissimo livello ma mi aspettavo di peggio».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero