Nel ciclismo arrivano i freni a disco: molti pareri discordanti tra i corridori

Nel ciclismo arrivano i freni a disco: molti pareri discordanti tra i corridori
di Francesca Monzone È ufficiale: la Federazione ciclistica internazionale ha approvato l'utilizzo dei freni a disco in...

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di Francesca Monzone

È ufficiale: la Federazione ciclistica internazionale ha approvato l'utilizzo dei freni a disco in tutte le competizioni del World Tour. La notizia è stata diffusa oggi dalla Uci dopo un'attenta valutazione in cui sono stati ascoltati oltre ai corridori e i direttori sportivi delle squadre anche una commissione formata da meccanici, produttori di biciclette e dalla WFSGI ovvero la Federazione mondiale dei mezzi sportivi. Sono quidi stati modificati gli articoli 1.3.017 e 1.3.030 del regolamento Uci in cui erano ammessi in gara soltanto i freni tradizionali.
A partire dal mese di agosto proprio la Federazione internazionale aveva autorizzato i corridori nell'utilizzo di questi freni nelle varie competizioni e proprio durante la Vuelta ci sono stati corridori come Markel Irizar della Trek che hanno deciso di testare i freni a disco in corsa.
Nonostante il libero utilizzo a partire dal 1 gennaio 2016 i pareri sull'utilizzo di questo tipo di freno sono abbastanza discordanti.

Se da una parte viene sensibilmente aumentata la sicurezza nella frenata, dall'altra c'è il problema del peso, un fattore che non può essere sottovalutato in una bici da corsa, dove sempre di più la tecnologia è alla ricerca di modi per rendere i mezzi il più leggero possibile. Infatti il peso a disco aumenta il peso delle biciclette di circa un chilogrammo, che in corsa può sicuramente diventare un problema.
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Il Messaggero