Saranno 176 i corridori che dal 11 maggio al 2 giugno cercheranno di conquistare il Trofeo Infinito, che da Bologna porterà la corsa a Verona, dove la strada ancora una...
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Bologna sarà la prima tappa e si ricorderà Fiorenzo Magni, dove il campione corse con una clavicola rotta. La seconda tappa da Bologna arriverà a Fucecchio con un tracciato mosso. La terza renderà omaggio a Leonardo Da Vinci a 500 anni dalla morte del grande genio. Tappa nervosa sarà la quarta che dalla maremma arriverà ai Castelli Romani passando per la Tuscia ma non si entrerà a Roma. Anche il giorno dopo si rimane nel Lazio, dove da Frascati si arriverà a Terracina. La sesta frazione dal Lazio scenderà al Gargano fino da Padre Pio, dove nel 1947 Bartali dopo l'arrivo a Foggia andò dal frate di Pietralcina per confessarsi. Mossa ma non dura la settima frazione che dall’Adriatico arriverà all’Aquila, sullo stesso traguardo del 2010 ad un anno dalla tragedia e poi 2015. L’ottava frazione sarà pianeggiante con discesa finale. La nona invece sarà una cronometro che concluderà la prima parte della corsa e terminerà a San Marino con un tracciato di 34,7 chilometri, non tanto per specialisti vista la salita finale.
Dopo il riposo si tornerà in sella con una frazione veloce il 21 maggio e da Ravenna si arriverà a Modena. A seguire si resterà in Pianura Padana con la Ravenna Modena di 147 chilometri. La dodicesima tappa da Cuneo arriverà a Pinerolo per omaggiare Fausto Coppi nella sua storica impresa, dove vinse con 12 minuti di vantaggio su Bartali. Fu una delle tappe più memorabili del ciclismo, dove l’uomo uscì dallo sport per diventare legenda. La tredicesima frazione sarà ancora di alta montagna con pendenze che arriveranno al 15% da Pinerolo a Cresolo Reale. Il giorno con 4 salite terribili e 4000 metri di dislivello ci sarà la tappa numero 14 da Saint Vincent a Courmayeur. La quindicesima frazione di 237 chilometri da Ivrea a Como ci sarà la più lunga, dedicata agli specialisti delle classiche sul tracciato del Giro di Lombardia.
La frazione numero 16 sarà la tappa regina dalle dalle salite mitiche ma dove anche le discese possono fare la differenza e ci sarà l’insidia del meteo, come nel 1988 quando una bufera di neve decise il vincitore del Giro d’Italia. Si arriverà a Ponte di Legno con il Gavia che sarà la Cima Coppi e Mortirolo Cima Pantani che aprirà l’ultima settimana, quella decisiva con pendenze dal 12 al 18 percento.
Il giorno dopo dalla Val di Sole si andrà in Val Pusteria per la frazione numero 17, mentre l'indomani la diciottesima sarà in discesa e farà respirare i corridori dopo due giorni duri di montagna. La frazione numero 19 da Treviso porterà i corridori a San Martino di Castrozza con arrivo in salita.
Il Messaggero