Sarà Bologna, capoluogo della Regione Emilia-Romagna, a dare il via sabato 11 maggio alla 102esima edizione della Corsa Rosa. Un via spettacolare e selettivo, con una...
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«Sarà una festa, per l'intera Emilia-Romagna. Un'emozione e un sogno che s'avvera -ha dichiarato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna-. Il suggestivo palcoscenico per una regione come la nostra, che custodisce la propria storia e le proprie storie ma che guarda al futuro innovando ogni giorno. Tutto questo è il Giro d'Italia che per la sua grande partenza, dopo gli ultimi via dati all'estero, nel 2019 ha scelto Bologna. Una crono con l'ascesa verso il santuario della Madonna di San Luca, simbolo di una città e simbolo universale, con il suo Portico, il più lungo al mondo. E nei giorni a seguire altre due tappe interamente sul nostro territorio, dalla Romagna all'Emilia, oltre a due partenze da Bologna e Carpi per un itinerario fatto di borghi e città, di arte e cultura. Con l'ospitalità e il tifo della nostra gente a far da cornice al passaggio degli atleti».
«Questo progetto con la Regione Emilia-Romagna nasce da un rapporto ormai consolidato da qualche anno e che ha visto molte tappe importanti del Giro, partire, arrivare o transitare -ha detto il direttore del Giro, Mauro Vegni-. Con il Presidente Bonaccini abbiamo convenuto che era giunto il momento di creare qualcosa di indelebile e indimenticabile con la partenza da Bologna e altre tappe che coinvolgeranno buona parte territorio emiliano-romagnolo dalla costa alla montagna passando per la pianura. Un territorio che ha anche una forte connotazione ciclistica, oltre che turistica - e che ha dato grandi campioni al mondo delle due ruote - merita questo riconoscimento».
«A differenza degli anni scorsi abbiamo pensato, di concerto con la Regione, di non fare tre tappe consecutive in avvio ma di dare una connotazione particolare ad ogni frazione. La partenza da Bologna, con una cronometro, che parte dal centro e finisce sul San Luca dà un'identità forte a questa grande partenza. L'altra prova contro il tempo, da Riccione a San Marino, anch'essa molto impegnativa, sarà invece la tappa del vino e in particolare quest'anno dedicata al Sangiovese. Poi la Ravenna-Modena e la ripartenza da Carpi il giorno seguente mostreranno altri luoghi e territori con le loro eccellenze storiche, culturali e culinarie», ha concluso Vegni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero