La vittoria di Chaves e il rimpianto di Diego Rosa al Lombardia. La Colombia mette un’altra pietra importante nella storia del ciclismo mondiale e questa volta lo fa con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA PARTENZA DA FAVORITO
Chaves questa mattina da Como era partito da grande favorito e nei 241 chilometri di gara ha saputo gestire benissimo la corsa risparmiando le gambe per un finale veramente esplosivo. «Non era facile vincere oggi e la certezza del risultato è arrivata solo dopo aver tagliato il traguardo per primo - ha commentato il corridore della Orica GreenExchange - Questa per me è la realizzazione di un sogno e tutti potete vedere come i sogni si possono avverare se uno ci crede veramente e lavora per poterli raggiungere. Sono il primo corridore non europeo ad aver vinto questa classica monumento e per me è qualcosa di straordinario».
LA DELUSIONE PER ROSA
Diego Rosa è stato il primo italiano al traguardo giungendo secondo, ma con tanta delusione, tanto da sfogarsi con un pianto subito dopo l’arrivo. Il cuneese voleva vincere questa corsa così importante non solo per lui ma anche per Alessandra, la sua fidanzata che proprio tra una settimana diventerà sua moglie. E’ stato bravo anche Rigoberto Uran che in questa ultima parte di stagione ha dimostrato di essere ancora un corridore di alto livello. Per l’Italia c’era anche Fabio Aru, il cavaliere dei quattro Mori venuto a Como senza ambizioni di vittoria e con la serenità di fare una bella gara. Il capitano dell’Astana è sempre stato nel gruppo dei migliori e proprio Rosa è stato il suo uomo più fedele in corsa, ma quando ha capito di non avere possibilità di vittoria ha liberato dal ruolo di gregario il compagno permettendogli così giocarsi le sue possibilità sul traguardo di Bergamo. Anche per Aru quella di oggi è stata l’ultima corsa della stagione e il risultato ha confermato un anno non particolarmente brillante.
UNA GARA DI EMOZIONI
Il Lombardia è stato esplosivo fin dalla partenza, con diversi tentativi di fuga. La “guerra” vera è scattata negli ultimi 50 chilometri; in tanti si sono messi all’attacco ma nell’ultima parte della gara al comando sono rimasti in quattro: Bardet della Ag2r la Mondiale e i tre corridori che sono saliti sul podio, Chaves, Rosa e Uran che hanno dimostrato di avere più gambe rispetto agli altri. La vittoria si è giocata nell’ultimo chilometro. A lanciare la volata, troppo presto per la verità, è stato proprio Rosa. Uran non ha avuto la prontezza di rispondere mentre Chaves, almeno oggi, ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto al piemontese vincendo l’ultima classica monumento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero