Ciclismo, Armstrong patteggia e si accorda per 5 milioni

Ciclismo, Armstrong patteggia e si accorda per 5 milioni
L'ex campione di ciclismo Lance Armstrong ha raggiunto un accordo che prevede il pagamento di cinque milioni di dollari in un patteggiamento nell'ambito della causa da 100...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ex campione di ciclismo Lance Armstrong ha raggiunto un accordo che prevede il pagamento di cinque milioni di dollari in un patteggiamento nell'ambito della causa da 100 milioni di dollari intentata dal governo Usa contro il ciclista. Originariamente la causa era stata presentata dal suo ex compagno di squadra Floyd Landis, alla quale il governo si è unito nel 2013 dopo l'ammissione pubblica di Lance di essersi dopato per migliorare le sue prestazioni. Dopo l'ammissione di colpevolezza, il sette volte vincitore del Tour de France ha perso tutti i titoli ed è stato bandito dalle gare. Armstrong ha avuto anche gravissimi danni finanziari, con la perdita di tutti i principali sponsor e la condanna a pagare oltre 10 milioni di dollari di danni in una serie di cause legali. L'annuncio oggi giunge proprio alla soglia del processo, il cui inizio era fissato per il prossimo 7 maggio a Washington. In una dichiarazione alla Associated Press, l'ex campione di ciclismo ha affermato che è lieto di aver «fatto pace con il Postal Service (l'ente postale americano che era sponsor del ciclista, ndr). Mentre credo che la loro causa contro di me fosse senza merito e ingiusta e spendo molti soldi per risolverla. Dal 2013 ho tentato di prendermi la piena responsabilità per i miei errori e per la condotta inappropriata e di rimediare dove possibile».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero