L'antidoping indaga su Remco Evenepoel, cosa c'era nelle sue tasche dopo la caduta?

E’ bufera intorno a Remco Evenepoel, il ragazzo prodigio del ciclismo che è rimasto vittima di una caduta durante l’ultima edizione de Il Lombardia, che si...

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E’ bufera intorno a Remco Evenepoel, il ragazzo prodigio del ciclismo che è rimasto vittima di una caduta durante l’ultima edizione de Il Lombardia, che si è disputato lo scorso 15 agosto. Si trattava della prima partecipazione del giovane belga in una classica monumento, ma lungo la discesa del Muro di Sormano è volato in un burrone, procurandosi una frattura del bacino che ha posto fine alla sua stagione. 


Il corridore è tornato a casa, ma la bufera è nata pochi giorni fa, quando sono state diffuse alcune immagini che ritraggono Davide Bramati, direttore sportivo della squadra Deceuninck-QuickStep, togliere alcuni oggetti dalla tasca del ventenne belga e infilarsele nella propria. In seguito alla diffusione di questo video, la CADF, Cycling Anti Doping Fundation, ha deciso di sentire i rappresentanti della squadra di Remco Evenepoel per sapere cosa avesse nelle tasche. 
Davide Bramati si è difeso spiegando di aver tolto gli oggetti nelle tasche di Evenepoel in quanto il corridore doveva essere posizionato pancia in su sulla barella. Il team manager della Deceuninck-QuickStep, invece, è entrato più nel dettaglio, spiegando che si trattava solo di una bottiglia nella quale erano presenti alcune vitamine. 

Mentre Evenepoel è a casa e si trincera nel silenzio, sperando di recuperare il più presto possibile dalla caduta, la Deceuninck-QuickStep è intervenuta con forza sulla questione, ribadendo in un comunicato stampa che nella tasca del corridore belga vi erano solo delle vitamine. 


Evenepoel è il talento più cristallino del ciclismo mondiale: vincitore del mondiale Juniores nel 2018, dopo una stagione che lo ha visto arrivare sempre sul podio a tutte le gare alle quali ha preso parte, lo scorso anno è passato professionista con la squadra di Patrick Lefevre. In questa stagione è riuscito a vincere le classifiche generali di Vuelta San Juan, Volta Algarve, Vuelta Burgos e Tour de Pologne. Partiva da favorito numero uno anche al Lombardia, classica che avrebbe dovuto proiettarlo verso un Giro d’Italia che avrebbe corso da protagonista, ma la caduta ha fatto calare il sipario su di lui per questa stagione. Sipario che però è calato solo da un punto di vista sportivo: sicuramente si parlerà ancora molto a lungo della caduta al Lombardia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero