Christillin offende Thohir «Cicciobello a mandorla»

Christillin offende Thohir «Cicciobello a mandorla»
L'Inter ha perso «i tanti denti della famiglia Moratti-Addams» e in cambio ha avuto un «Cicciobello a mandorla». In un campionato in cui le polemiche certo non mancano,...

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L'Inter ha perso «i tanti denti della famiglia Moratti-Addams» e in cambio ha avuto un «Cicciobello a mandorla». In un campionato in cui le polemiche certo non mancano, scivola addirittura nell'offesa


personale Evelina Christillin, juventina doc, organizzatrice dei Giochi invernali di Torino 2006 che sull'Huffington post commenta l'uscita di Massimo Moratti dal club nerazzurro. «La notizia clou della settimana è senz'altro quella dell'addio all'Inter della famiglia Moratti-Addams - scrive la Christillin -. Come faremo senza tutti quei denti in tribuna, senza gli abbracci frenetici delle loro smilze braccine, senza l'esultanza della Bedy che salta per aria anche quando l'Inter segna in amichevole contro il Pertusa? È noto che tra noi bianconeri e i nerazzurri non corra buon sangue da sempre, però questo non vuol dire che non si rispettino personaggi come Moratti che, comunque, ha vissuto con esborsi di passione e portafoglio senza eguali la dinasty interista della sua famiglia». E la Christillin non si risparmia nemmeno sull'Inter di oggi, definendo il nuovo proprietario Eric Thohir «un piccoletto ciccione indonesiano che alla fine gli rileva (a Moratti ndr), e non si sa ancora bene se poi i soldi li ha davvero oppure no, la maggioranza delle azioni, che mette i suoi samurai in Consiglio a prendere a schiaffoni sui conti il povero Massimo, rimasto eroicamente in minoranza con prole Angelomario e fido Ghelfi, che aizza il ribelle Mazzarri a rispondergli senza portare rispetto, che usa come un pupazzo di nobili origini ma di zero importanza il mito Zanetti, e che, soprattutto, non vince più niente. Alla fine, pur tenendosi il suo 30%, Moratti ha stretto i denti (e li ce n'è davvero da avere paura), si è rotto le scatole della protervia orientale, e ha sbattuto la porta lasciando la presidenza onoraria insieme a tutta la sua truppa, per dire signorilmente che basta, faccia pure il Cicciobello a mandorla come gli pare, ma lui non ci sta più». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero