ROMA E te pareva che non arrivavano pure da Diego Costa... I cinesi, chi altri sennò? Secondo il Sun, il Tianjin di Fabio Cannavaro sarebbe disposto a sborsare 80 milioni...
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MAI DIRE (PIÙ) BRASILE
Tutti, ad esempio, sanno quanto sia importante per un brasiliano indossare la maglia della Seleçao: è il sogno di ogni bambino, tranne che per Diego. Il quale nel marzo del 2013 ha esordito con la nazionale più famosa del mondo, in amichevole contro l'Italia di Cesare Prandelli (2-2) a Ginevra, entrando nella ripresa al posto di Fred, salvo poi ricusare la maglia verde-oro e scegliere di indossare quella della Spagna. E casa sua lo stanno ancora cercando... Ma Diegone, purissimo elogio dell'ignoranza, è fatto così: o si fa come dice lui o niente. Conte a Londra lo sta facendo diventare uno dei più bravi al mondo nel suo ruolo: grande e grosso come un armadio, Diego Costa sa sfruttare alla perfezione il suo fisicaccio. Basta tirargli la palla addosso e, due volte su tre, lui fa gol. Come? Con tutto se stesso. Lui non dribbla con i piedi, ma con il corpo. Addirittura senza la palla, talvolta. Se Dzeko è il centravanti tecnicamente più dotato in Europa, il bomberone Diego è forse quello meno qualitativamente bravo. Solo che è un'autentica belva, e nel calcio attuale in attacco conta più la fisicità che la tecnica. Messi e Cristiano, si sa, fanno uno sport a parte.
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Il Messaggero