Chapecoense, c'è il primo titolo dopo l'incidente I sopravvissuti: «Dedicato ai nostri angeli guerrieri»

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Una dedica unanime per «os eternos campeões», gli eterni campioni. A 5 mesi dall’incidente aereo del che causò la morte di 71 persone in Colombia,...

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Una dedica unanime per «os eternos campeões», gli eterni campioni. A 5 mesi dall’incidente aereo del che causò la morte di 71 persone in Colombia, la Chapecoense vince il suo primo titolo ufficiale. Nonostante la sconfitta nella finale contro l’Avaì, la Chapecoense ha conquistato il campionato dello Stato di Santa Catarina, festeggiando davanti a uno dei pubblici più numerosi della storia dell’Arena Condà. Il clima, seppur teso per il derby, è stato celebrativo fin dall’inizio della giornata, con ricordi e la dedica della sala stampa ai giornalisti morti nei pressi di Medellin.  «È un titolo importante, la città e il club lo meritavano per tutto ciò che è successo. Questa vittoria è per i guerrieri che ci guardano dall’alto», ha detto a fine gara Alan Ruschel, il laterale sopravvissuto all’impatto dell’aereo LaMia 2933.  

 
Jackson Follmann, il portiere che ha subito l’amputazione di una gamba nell’incidente, si è unito alla dedica del compagno che a fine gara l'ha portato in spalla per esultare: «È per quegli angeli che ci benedicono sempre. È per i guerrieri». Per festeggiare il secondo titolo statale consecutivo, i giocatori hanno indossato una maglietta con i volti degli «eterni campioni». Il club, ancora in fase di ricostruzione, ha affrontato un drastico cambiamento nella rosa, ma in settimana disputerà la finale della Recopa Sudamericana, la Supercoppa continentale, contro l’Atletico Nacional di Medellin. All’andata è finita 2-1 in favore del club brasiliano. Il 28 novembre, la Chapecoense era in viaggio verso la città colombiana per giocare l’andata della Coppa Sudamericana, torneo equiparabile all’Europa League. L’edizione 2016 è stata assegnata ad honorem alla società brasiliana.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero