Champions League, febbre a 40 una girandola di gol nelle otto partite

Chelsea a valanga contro il Maribor
Altro che febbre a 90’. A quaranta, se mai. Del resto la giornata di Champions League ci ha regalato quaranta gol quaranta in un solo colpo. No, non in un turno intero, badate:...

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Altro che febbre a 90’. A quaranta, se mai. Del resto la giornata di Champions League ci ha regalato quaranta gol quaranta in un solo colpo. No, non in un turno intero, badate: in una serata di otto partite appena. Un record o giù di lì, andando a memoria. Un oceano di reti, certo: nobilitato da tre doppiette e perfino da una cinquina, calata per l’esattezza da Luiz Adriano dello Shakhtar Donetsk.




Eccolo, allora, il dettaglio della girandola che ha illuminato la notte europea. Nel girone E, come sapete, il Bayern Monaco ha battuto la Roma per 7-1 all’Olimpico, sfruttando la doppietta di Robben e i gol di Götze, Lewandowski, Müller, Ribery e Shaqiri. Vano il sigillo giallorosso di Gervinho. Viceversa il Cska Mosca ha pareggiato (2-2) in rimonta con il Manchester City in casa: a bersaglio Agüero, Milner, Doumbia e Natcho.



Nel gruppo F, il Barcellona ha piegato (3-1) l’Ajax e si è confermato secondo con un ritardo di un punto rispetto al Psg, capolista. Implacabili, al Camp Nou, Neymar, Messi, El-Ghazi e Ramirez. Ai parigini, invece, è bastato firmare «soltanto» un gol con Cavani per liquidare l’Apoel a Nicosia (0-1). Il massimo col minimo, si dice.



Denso davvero di gol il raggruppamento G. Per cominciare, il Chelsea di Mourinho, primo della classe, ha sommerso il Maribor sotto una tennistica valanga di sei reti (6-0): hanno risolto Remy, Drogba, Terry, Viler con un’autorete e Hazard con una doppietta. Nell’altra sfida, lo Schalke 04 del debuttante Roberto Di Matteo ha duellato con lo Sporting Lisbona fino all’estremo sussulto, riuscendo fra l’altro ad acciuffare il trionfo. È finita 4-3 ed è stata un’emozione, un palpito lungo. Nani ha sbloccato il punteggio, Obasi ha pareggiato, Huntelaar e Howedes hanno tentato di allungare ma Silva ha ristabilito l’equilibrio: un discusso rigore trasformato da Choupo-Moting, infine, ha timbrato la sentenza. I tedeschi hanno così mantenuto la seconda piazza.



Il girone H, per chiudere. Luiz Adriano, si diceva, ha letteralmente trascinato lo Shakhtar Donetsk oltre l’ostacolo (basso, per la verità) del Bate Borisov: il brasiliano ha siglato cinque gol filati, eguagliando il primato di Messi, ma ne avrebbe potuti realizzare d’avanzo. E Alex e Douglas hanno arrotondato, per così dire: sette a zero, anzi zero a sette. Più consueta, a rifletterci, la vittoria centrata dal Porto nei confronti dell’Athletic Bilbao: Herrera, Fernandez e Quaresma hanno indovinato la via della porta (2-1). E, domani, la ruota riprenderà a girare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero