Serata di verdetti, sorpassi e clamorosi stop. Il più importante e fragoroso è quello del Real Madrid che, in vantaggio per 2-0, si fa rimontare dal Legia Varsavia...
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UNA NOTTE FOLLE
A far rumore in questa notte di Champions League è il clamoroso pareggio del Real con il Legia Varsavia, tra l’altro in uno stadio completamente vuoto perché si gioca a porte chiuse. Pensare che due settimane fa le merengues avevano regolato i polacchi con un secco 5-1, invece ieri i campioni spagnoli hanno rischiato perfino di perdere. Clamoroso è stato l’epilogo con il Real in vantaggio già al primo minuto di gioco con Bale per poi raddoppiare con Benzema al 35’ del primo tempo. Una gara senza storia, raccontata così, ma il Legia non si è mai arreso e quando a cinque minuti dall’intervallo ha pareggiato con Ofoe, ha cominciato a credere nell’impresa. Ad inizio ripresa, i polacchi hanno sfiorato il pareggio per poi conquistarlo al 13’ con Radovic. Una doccia fredda per Ronaldo e compagni che, invece, di reagire, subiscono come mai il coraggio e l’intraprendenza del Legia. A sette minuti dalla fine della partita sono proprio i padroni di casa ad andare in vantaggio nel silenzio generale con Moulin che batte Keylor Navas con un gran gol dal limite dell’area. A questo punto gli spagnoli sembrano come svegliarsi da un incubo e pareggiano dopo appena due minuti con l’ex interista Kovacic, anche lui a segno con un bel tiro dalla distanza. Adesso il Real se vorrà qualificarsi primo nel girone dovrà prima andare a Lisbona con lo Sporting e poi ricevere in casa il Borussia Dortmund, provando a vincerle entrambe. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero