Ceccarelli medaglia d'oro agli Europei di atletica indoor: batte Jacobs nella finale dei 60 metri

La doppietta azzurra porta a 4 le medaglie finora conquistate nella kermesse turca

Ceccarelli medaglia d'oro agli Europei di atletica: batte Jacobs nella finale dei 60 metri
C’è uno sprinter d’oro vestito d’azzurro in Europa, ma non è, questa volta, Marcell Jacobs: è Samuele Ceccarelli che già aveva...

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C’è uno sprinter d’oro vestito d’azzurro in Europa, ma non è, questa volta, Marcell Jacobs: è Samuele Ceccarelli che già aveva battuto il grande Marcell in quel di Ancona ai Campionati Italiani e che di nuovo lo ha costretto all’argento sulla corsia grigia dell’Atakoy Arena a Istanbul, campionati europei di atletica indoor. L’Italia dello sport si è confermata la terra dell’”Occupy Podium” e nella gara più prestigiosa frl più prestigioso e naturale degli sport, la prova della velocità dell’atletica leggera.

“ALMENO RESTA IN CASA”

Perché Samuele Ceccarelli ha vinto i 60 metri che, a somiglianza dei 100 en plein air, sono il sogno bambino d’ogni futuro campione. Non sa dire che “io.. boh”, il fresco migliore, che ha corso la finale in 6:48, due ore dopo aver vinto la sua semifinalke in 6:47, il miglior crono di tutti e di tutta la stagione Ha 22 anni, è di Massa Carrara, perciò sa di marmo, studia da avvocato e quando era più piccolo aveva una passione per il karate, sport nel quale è cintura nera. Nasce sportivo: il nonno materno, Gastone Giacinti, fu calciatore nel Foggia, giocava portiere nella promozione in A del ’73.

LA FEBBRE DELL’ORO

Aveva anche qualche linea di febbre: ha preso l’Aspirina, si è piazzato sui blocchi, è scattato sia in semi che in finale da missile umano. Nella prima occasione ha messo paura all’inglese Prescod, fin qui leader stagionale chwe non si è più ripreso per la finale, nella quale l’uomo che ha tenuto a bada è stato il suo capitano d’occasione, Marcell Jacobs, campione uscente e uscito, “ma almeno l’oro è rimasto in casa” ha filosoficamente commentato ed ha anche dato il benvenuto nel club a Samuele e alla staffetta che, d’oro a Tokyo, “con questa new entry sarà ancora pià forte”. Più dell’oro olimpico da difendere a Parigi 2024? Jacobs ha chiuso la sua finale in 6:50 che è il suo seasonal best. Quanto agli inglesi, i “rosiconi” for ever, che ripassino quest’altra volta.

LA CARICA DELLA 101

Per la medaglia 101 italiana della storia della manifestazione non c’è stato da aspettare quei due: ci ha pensato poco prima Daryia Derckach, quasi trentenne nata in Ucraina, a 200 chilometri da Kiev ma cresciuta fin da piccola a Pagani, provincia di Salerno, altra rappresentante perciò di questa Global Italy che sta coinquistando piste e cuori. Ha fatto un triplo salto d’argento, con la misura di 14.20 metri e regalandoci la medaglia 101.

Risultati e programma completi sul sito www.fidal.it
 

 

 

 

 

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Il Messaggero