Un suo gol in Eccellenza mancava da cinque anni, dai tempi del Colleferro di “Sir” Enrico Baiocco. Ma Simone Matozzo, attaccante esterno classe 1982, sa ancora...
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«Tornare a segnare in Eccellenza mi ha regalato delle belle sensazioni – dice Matozzo – Anche se il livello onestamente non è più quello di qualche anno fa, fa piacere misurarsi con il massimo torneo laziale. E poi segnare con la maglia del tuo paese addosso è sempre una grandissima soddisfazione». Matozzo ha guidato il tridente completato dall’ex San Cesareo Pieragostini e dal brasiliano Da Silva, con Luzi e Castro che sono subentrati nel corso della ripresa.
«La doppietta mi ha fatto felice soprattutto per i tre punti anche perché non avevamo fatto un campionato entusiasmante e venivamo da un’ingiusta sconfitta sul campo del Nuova Florida, tra l’altro a causa di un rigore inventato. Quest’anno vivrò un anno diverso dal solito, vale a dire con l’obiettivo di squadra della salvezza mentre negli ultimi anni passati in Promozione ho sempre lottato per vincere». Il campo di Poli ha portato bene a lui e alla Cavese. «Ha un fondo un po’ duro, ma domenica ha retto benissimo all’acquazzone verificatosi a gara in corso. Certo, la lontananza dall’Ariola ci toglierà qualcosa, ma speriamo di poter reggere l’urto». Per la Cavese domani sarà tempo di Coppa: si gioca (sempre a Poli) il turno preliminare di Coppa contro l’Insieme Ausonia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero