Ferrari: «La Juvenia ci ha messo in difficoltà, decisive le mie parate»

Fabio Ferrari
Nell’ottava giornata di C1, l’Italpol si è scontrata con la vecchia terza forza del girone A, lo Sporting Juvenia. Una sfida al proprio passato, per la squadra...

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Nell’ottava giornata di C1, l’Italpol si è scontrata con la vecchia terza forza del girone A, lo Sporting Juvenia. Una sfida al proprio passato, per la squadra dell’istituto di vigilanza, perché sulla panchina della compagine opposta, figurava il grande ex di turno: Marco Zannino. Al termine di un match all’insegna del prevalente tatticismo, la formazione di Alessio Medici è riuscita a spuntarla con un 2-1, strappando così tre punti pesantissimi alla rivale di turno.


PERICOLO SCAMPATO – La strategia di gioco messa in campo da Zannino e la sua Juvenia, ha creato non pochi grattacapi all’Italpol, come racconta Fabio Ferrari, determinante per la vittoria finale con le sue parate: “è stato il solito copione di tutte le partite che si giocano contro le squadre di Zannino: gli avversari erano tutti chiusi in difesa, pronti a sfruttare ogni nostro minimo errore per far male in contropiede. Proprio in questo modo abbiamo subito il primo gol. Fortunatamente siamo stati bravi a non buttarci giù e abbiamo trovato prima il pareggio e poi il sorpasso, mantenendo il minimo vantaggio fino alla fine”. è sempre una strana emozione, giocare contro il proprio ex allenatore: “Sono ancora in debito con il mister per l’errore commesso lo scorso anno nella partita decisiva con il Casalotti. Quella mia disattenzione ci costò il campionato”.

VIETATO RILASSARSI – Il risultato scorso ha consegnato altri tre punti alla capolista, salita ora a quota 22 lunghezze: “Siamo soddisfatti di aver fatto bottino pieno, anche perché in casa nostra non vogliamo lasciare nulla – continua Ferrari -. In C1 ogni partita è una battaglia e nessuno ti fa regali, per questo rimettiamoci al lavoro a testa bassa e pensiamo alla prossima partita”. Nella quale l’Italpol se la vedrà contro la Virtus Fenice in trasferta.

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Il Messaggero