Caso plusvalenze Juventus, Arrivabene chiarisce: «Collaboriamo con le autorità ma pretendiamo rispetto. I processi mediatici non mi piacciono»

Caso plusvalenze Juventus, Arrivabene chiarisce: «Collaboriamo con le autorità ma pretendiamo rispetto. I processi mediatici non mi piacciono»
«Noi collaboriamo con le autorità con grande rispetto, ma pretendiamo rispetto. I processi mediatici non mi piacciono». A pochi minuti al fischio d’inizio...

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«Noi collaboriamo con le autorità con grande rispetto, ma pretendiamo rispetto. I processi mediatici non mi piacciono». A pochi minuti al fischio d’inizio di Juventus Malmoe, Maurizio Arrivabene torna sull’indagine della Procura di Torino sugli ultimi tre bilanci della Juventus e il caso plusvalenze. Sette gli indagati tra i vertici societari bianconeri, tra questi non figura Arrivabene - persona informata sui fatti -, ascoltato in procura qualche settimana fa dai pm Bendoni, Gianoglio e Santoriello. «Sono stato sentito come persona informata sui fatti e ciò che ho detto è coperto dal segreto istruttorio - prosegue Arrivabene ai microfoni di Sky Sport -. Riguardo i fatti, siamo una società quotata  in borsa e soggetta a controlli rigidi da parte di tutte le autorità. Detto ciò, collaboriamo con tutti con grande rispetto. Ciò che dovevamo dire lo abbiamo detto attraverso un comunicato stampa. Ho rispetto per il lavoro di chiunque, ma anche come Juventus pretendo lo stesso rispetto. Nel senso che a me i processi mediatici non piacciono per niente: ci son persone che parlano, rispetto le opinioni di tutti ma le rispetto di più quando sono basate sui fatti».

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Il Messaggero