Casal Barriera, festa in extremis. Matarazzo: «Palestrina? Bel test»

Casal Barriera, festa in extremis. Matarazzo: «Palestrina? Bel test»
Il Casal Barriera ha vinto in extremis e con un clamoroso ribaltone (da 0-2 a 3-2 nell’ultimo quarto d’ora di partita) il match interno contro l’Itri....

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Il Casal Barriera ha vinto in extremis e con un clamoroso ribaltone (da 0-2 a 3-2 nell’ultimo quarto d’ora di partita) il match interno contro l’Itri. L’autore del gol decisivo, arrivato proprio all’ultimo pallone della partita, è stato l’ex Unipomezia e Serpentara Luca Matarazzo: «E’ stata una vittoria pesante – spiega il difensore centrale classe 1997 – Nel primo tempo non avevamo giocato male, ma eravamo stati poco determinati in zona gol. Inoltre, nelle due occasioni lasciate all’Itri, eravamo stati puniti anche in virtù delle ottime qualità offensive della squadra pontina e così abbiamo iniziato la ripresa sotto di due gol. Alla mezzora il rigore di Ciurluini ci ha dato la scossa, poi subito dopo Nardecchia ha realizzato il 2-2 e infine, sull’ultimo corner ben battuto da Fichera, è arrivato il mio colpo di testa vincente».

 
La squadra capitolina si ritrova terza in un girone di “grandi colossi”, ma non trema: «Ormai da tempo siamo in quelle zone di classifica e non abbiamo paura di starci. Non ci siamo prefissati obiettivi, ma è chiaro che pensiamo di poter competere visto quanto fatto finora. In tal senso, la partita di domenica a Palestrina (quarta con un punto in meno del Casal Barriera) ci dirà se siamo carne o pesce, anche se comunque ci saranno ancora tanti punti a disposizione anche dopo quella sfida».
 
Matarazzo conclude parlando dei motivi che lo hanno portato a vestire la maglia del club capitolino: «Questa è quasi una società “di famiglia” e non mi sono pentito di aver fatto questa scelta. Anzi sono felicissimo di far parte di un gruppo splendido e di poter contare sull’appoggio di tifosi incredibili che ci danno un sostegno costante. Inoltre abbiamo un tecnico molto preparato come Alessandro Damiani e una società che ci sta sempre vicina, così si spiega il nostro bellissimo campionato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero