L’1-1 del Braglia è utile al Palermo, che mantiene i 6 punti di margine sulla terz’ultima, il Carpi. Gli emiliani restano la più in forma fra chi lotta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Chi non salta è catanese”, urlano i 300 in curva rosanero, reggendo il passo con il tifo degli emiliani e insultando chissà perchè Lasagna, eroe di San Siro. L’avvio è caratterizzato dagli uno contro uno di Totò Di Gaudio, palermitano del Carpi, che non spacca la partita, a differenza dello spunto premiato con il rigore con la Sampdoria. In particolare è l’ex Struna a contenerlo. Il ritmo del Palermo è lento, le ripartenze modenesi arrivano con Mbakogu (che però dovrebbe anticipare i movimenti, per essere più pericoloso), Lollo e Zaccardo pungono da fuori. A metà primo tempo arriva il 6° gol stagionale di Gilardino, primo in trasferta. Quaison dalla trequarti libera a destra Hiljemark, sullo svedese non chiude Poli, debuttante, rientrato dal Novara, la palla arriva all’ex centravanti azzurro che si libera di Simone Romagnoli e infila la 184^ rete in A. Il Mudo Vasquez è sempre utile, fa diventare il teorico 4-3-3 di Schelotto un 4-3-1-2, piazzandosi alle spalle di Gilardino e Quaison.
Lo svedese manda sul fondo di testa, servito da Struna, che sulla destra costituisce un duo di biondi efficace non solo sul piano cromatico. La cerniera siciliana di centrocampo convince, con il croato Jajalo continuo nell’alimentare il bulgaro Chochev. Con il duo Tedesco (al debutto in panchina)-Schelotto migliora il possesso palla del Palermo, mai sconfitto nelle 10 volte in cui è passato in vantaggio. Il Carpi, dal canto suo, ha subito la 22^ rete nei primi tempi, prima dell’intervallo è la squadra più vulnerabile del campionato. Nella seconda frazione, con Lasagna per Cofie, la formazione di Castori è più pericolosa, serve un’uscita di Sorrentino.
Entra anche Mancosu, per Mbakogu, passato pure da Palermo, nella crescita.
LEGGI LA CRONACA
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero