Caos Flaminia, i tifosi a Ciappici: «Consegni la squadra al Comune»

Caos Flaminia, i tifosi a Ciappici: «Consegni la squadra al Comune»
Anche i tifosi si scherano contro Roberto Ciappici presidente della Flaminia Calcio. «Apprendiamo con piacere che finalmente il comune di Civita Castellana e l’ex...

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Anche i tifosi si scherano contro Roberto Ciappici presidente della Flaminia Calcio. «Apprendiamo con piacere che finalmente il comune di Civita Castellana e l’ex sponsor Ceramica Flaminia hanno deciso di abbandonare la squadra “personale “ del presidente Ciappici». hanno scritto un un comunicato, il cui testo è di seguito riportato.


«Col passare degli anni il nostro stadio è diventato meta di giocatori e pseudo dirigenti sportivi che non hanno onorato la maglia e il nome della città di Civita Castellana, nonostante l’impegno di una azienda seria come la Ceramica Flaminia a cui va il nostro totale ringraziamento per l’impegno profuso in questi ultimi 9 anni: tutte queste colpe vanno attribuite ad una sola persona, che non si è mai riconosciuto nella nostra città e nelle nostre tradizioni calcistiche, ossia Roberto Ciappici. E dire che quando è arrivato è stato accolto a braccia aperte da altri imprenditori e da centinaia di noi tifosi, che mano a mano negli anni sono stati costretti a farsi da parte. Oltre tutto le amministrazioni comunali, di ogni estrazione politica, che si sono succedute lo hanno sempre sostenuto, nonostante le sue critiche rivolte alle istituzioni».


«Proprio per questo - scrivono ancora i supporter rossoblù - siamo totalmente d’accordo anche con il Comune di Civita Castellana che ha tolto la concessione di utilizzo del campo Madami: che senso ha continuare a utilizzare un campo che non vede nemmeno un giocatore civitonico nella rosa? E nemmeno un componente nella dirigenza? Ma vogliamo parlare delle ambizioni di questa squadra? Partendo da una dirigenza che usa il nome della città solo per i suoi fini, un settore giovanile che non esiste (anzi che non è mai esistito), precludendo a tanti giovani di poter calcare il glorioso madami; l’unica squadra di giovani erano gli Juniores nazionali , ma perché obbligato dai regolamenti federali e non con la voglia di coltivare talenti, squadra svuotata ogni anno di giocatori civitonici. Basta guardare la recente campagna acquisti senza senso che ha visto arrivare numerosi 98-99 in aria di lega da fuori senza voler valorizzare ciò che abbiamo nel vivaio calcistico civitonico, che cresce sano, ambizioso e attaccato ai colori nelle altre due società di calcio. Invitiamo pertanto Ciappici, se veramente vuole bene al calcio civitonico, anche se non l’ha mai dimostrato, di consegnare le chiavi all’amministrazione comunale volontariamente o alla Ceramica Flaminia che l’ha sostenuto fino a ieri ed andarsi a godere una buona pensione nella sua Fabrica». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero