ROMA - Dopo 7 anni di tormenti, processi, accuse, sospensioni cautelari e alla fine assoluzioni, Tiziano Pieri - l'ex arbitro al centro della vicenda Calciopoli - dice basta...
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«Io mi sento ancora arbitro dentro, aggiunge Pieri, »ma dopo tanti anni di battaglie legali in cui ho combattuto per l'associazione, adesso è arrivato il momento di dire basta, dii fare una scelta. Io finora sono stato un fantasma, non sono mai stato radiato, ma solo sospeso, ho combattuto per la mia dignità e la mia storia arbitrale e oggi rassegno ufficialmente le mie dimissioni dall'Aia. Ufficializzo le mie dimissioni«. L'ultima battuta è sul figlio 12enne. Cosa direbbe se gli dicesse che vorrebbe ripetere le orme paterne e del nonno, anche alla luce di quanto accaduto proprio di recente con l'esordio di Luca pairetto, figlio dell'ex arbitro Pierluigi: Mi avvalgo della facoltà di non rispondere - chiude Pieri - Non lo so. Tommaso è un bambimno molto responsabile e ha le caratteristiche di arbitro ma non lo so cosa risponderei..». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero