«Calcio Solidale - una rete, una città, il nostro campo»: questo il nome dell’iniziativa presentata allo stadio Olimpico e promossa dall’assessorato a Scuola, Sport,...
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Abbattere ogni barriera ha spiegato Francesca Danese, assessore alle Politiche sociali e abitative di Roma Capitale. «Il calcio solidale è un lavoro concreto, inclusivo, di ricucitura e riconquista della cittadinanza. Con 3400 persone coinvolte nelle azioni di calcio solidale - ha osservato - con medici, psicologi, educatori, animatori e tecnici di decine di organizzazioni del privato sociale, è la fabbrica della comunità reale, accogliente, che abbatte ogni tipo di barriera fisica, linguistica, culturale, promuovendo modelli di democrazia gestionale e pratiche di sport di base».
La Rete trova origine nel bisogno comune di varare iniziative di aggregazione e integrazione, formazione e riflessione, in grado di coinvolgere giovani, atleti, persone con disabilità, soggetti in condizioni di disagio socio-economico e a rischio marginalità, famiglie, scuole. Tra le azioni prioritarie del progetto, l’attivazione di spazi interattivi di incontro e confronto, trasversali ai mondi dello sport, del sociale, della cultura, rivolti non solo a chi pratica l’attività sportiva, bensì all’intero territorio, mirando a creare intorno a sé una Comunità.
Tra i relatori della mattinata, con Paolo Masini e Francesca Danese, Maurizio Saggion, direttore Fondazione Roma solidale onlus; Riccardo Viola, presidente del Coni Lazio; Simona Rolandi, giornalista e conduttrice Rai Sport e l’ex calciatore, vice presidente Coni Lazio, Felice Pulici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero