Non si gioca, ma l'Ascoli licenzia Stellone

Roberto Stellone
«La necessità da parte della società di adottare misure di consentimento dei costi, in ragione delle condizioni oggettive venutesi a creare, che si configurano...

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«La necessità da parte della società di adottare misure di consentimento dei costi, in ragione delle condizioni oggettive venutesi a creare, che si configurano con la causa di forza maggiore». Con queste parole l’Ascoli ha dato il benservito a Roberto Stellone, tecnico della prima squadra. La crisi colpisce con prepotenza anche la serie cadetta. Con una risoluzione unilaterale del contratto, la società del presidente Neri, ha quindi affidato la panchina al tecnico della Primavera Abascal. L’Ascoli ha ancora a libro paga il tecnico Zanetti e il suo relativo staff. Spese che gravano sul bilancio e che devono essere contenute. Si era cercato l’accordo con Stellone. Ma l’ex giocatore del Napoli non ha «condiviso positivamente le proposte avanzate a seguito del momento contingente generale». E allora l’unica soluzione venuta in mente a Neri è stata la risoluzione unilaterale del contratto. Con possibili scenari diversi che si possono aprire, visto che in questo momento, a quanto si legge dai vari decreti governativi, i licenziamenti dovrebbero essere bloccati. Una situazione che sicuramente avrà degli strascichi futuri.
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Il Messaggero