Le calciatrici americane giocano all’attacco nella partita più importante della loro carriera. Fresche del Mondiale conquistato lo scorso luglio in Francia, battendo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I NUMERI
Argomentazione che le calciatrici smontano ricordando i 4 mondiali vinti e le altrettante medaglie d’oro olimpiche rispetto al nulla in fatto di trionfi raccolto dagli uomini. Non solo: anche l’audience televisiva fa pendere la bilancia dalla parte delle donne che, la scorsa estate, sono state seguite al mondiale da un miliardo di telespettatori. Cifra lontana dai circa 3 miliardi che accesero la tv per vedere i mondiali maschili di Russia 2018, ma abbastanza consistente per far apparire ridicola la disparità di trattamento economico. I numeri sui salari parlano chiaro: un calciatore della nazionale di calcio maschile americana ha ricevuto 179.375 dollari per le qualificazioni (fallite) ai Mondiali del 2018; una calciatrice americana è stata pagata 52.500 dollari per le qualificazioni dello scorso anno e 147.500 dollari per la vittoria. «Avevamo offerto lo stesso trattamento - replica la federcalcio - ma sono state loro a chiedere un contratto diverso rispetto agli uomini». Spiegazione che, alla luce della causa intentata, appare assurda e allontana l’ipotesi di pervenire a un accordo prima di finire davanti al giudice.
LA QUESTIONE ITALIANA
Spettatrici interessate le nostre calciatrici che, intanto, stanno per partire alla volta del Portogallo per disputare il Torneo dell’Algarve uno dei più prestigiosi del calcio femminile. Giovedì la comitiva delle 23 azzurre convocate dalla ct Milena Bartolini si ritroverà a Venezia (esordio il 4 marzo a Faro contro le padrone di casa del Portogallo). Da noi il percorso dell’emancipazione del calcio femminile passa attraverso il riconoscimento del professionismo, che ha recentemente fatto un passo in avanti. Con l’approvazione dell’emendamento 4bis all’articolo 20 della legge di Bilancio 2020, è stata infatti proposta una misura prevalentemente economica a favore di tutte le società che stipuleranno dei contratti di lavoro sportivo scritti (pena la nullità) con le giocatrici. Spetta comunque ancora alla Figc, in virtù della legge 91, commutare lo status del calcio femminile da dilettantistico a professionistico. Ma la strada è ancora lunga.
Le azzurre per l’Algarve Cup.
Portieri: Giuliani (Juventus), Baldi (Empoli), Schroffenegger (Florentia). Difensori: Gama (Juventus), Salvai (Juventus), Guagni (Fiorentina), Linari (Atletico Madrid), Fusetti (Milan), Bartoli (Roma), Boattin (Juventus), Tucceri Cimini (Milan). Centrocampiste: Giugliano (Roma), Cernoia (Juventus), Galli (Juventus), Rosucci (Juventus), Mascarello (Fiorentina), Bergamaschi (Milan). Attaccanti: Girelli (Juventus), Giacinti (Milan), Sabatino (Sassuolo), Tarenzi (Inter), Bonansea (Juventus), Bonetti (Fiorentina). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero