E’ il momento giusto per dare un nuovo profilo al calcio italiano. Il presidente Gravina è carico e ottimista sul momento azzurro: «Si apre una nuova stagione...
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Il numero uno della Figc si aspetta una squadra azzurra frizzante: «Vorrei vederla in campo piena di entusiasmo, in grado di raccontare agli italiani una nuova storia di calcio. Dopo lo choc del Mondiale perso siamo pronti a ripartire di slancio».
Intanto il nostro movimento deve fare i conti con un clima avvelenato: tifosi che si macchiano di gesti sbagliati e che fanno discutere. A Gravina viene chiesto se lui si vergogni di questo calcio: «A vergognarsi devono essere questi individui autori di gesti inqualificabili. Noi abbiamo da tempo intensificato i controlli e i provvedimenti, ma se questo non basta siamo pronti ad aumentare le sanzioni. Se questa è la sfida che ci lanciano, noi siamo qui pronti a raccoglierla per ottenere un calcio migliore».
Marcello Nicchi questa mattina è intervenuto a RadioRai parlando della possibilità di introdurre una sorta di "reddito di cittadinanza" per gli arbitri e della Var Room. Che ne pensa? «Intanto mi piace questa Aia attiva e propositiva. Io, però, non amo molto la definizione "reddito di cittadinanza" perché sono contrario per cultura a qualsiasi forma di assistenzialismo. Detto ciò, credo sia giusto accompagnare in qualche modo il dopo carriera di un arbitro: si ritrova improvvisamente a 40 anni o poco più senza un lavoro dopo aver dedicato tutto il proprio tempo all’arbitraggio. Ci sono mutui da pagare, famiglie da portare avanti, quindi è corretto trovare una forma di aiuto concreto. Sono anche più che favorevole ad una Var Room qui a Coverciano, ci dobbiamo arrivare in tempi brevi. Mi piacerebbe arrivare anche ad una quarta idea innovativa, cioè manifestare in tempo reale i risultati del Var».
Chiusura col calcio femminile: «A Torino ci sarà un grande evento, Juventus-Fiorentina, gara che dovrebbe essere valida per lo scudetto e quindi apriranno lo Stadium. E poi stiamo lavorando per rendere sempre più visibile questo movimento: siamo indietro rispetto ad altri paesi, lo so, ma le sfide ci piacciono». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero