Caicedo, dopo 3 mesi torna l’uomo del primo minuto

Caicedo, dopo 3 mesi torna l’uomo del primo minuto
Il Panterone c’é. Con passo felpato, ma deciso. Caicedo si riprende finalmente la Lazio. Dopo quasi tre mesi, l’ecuadoriano torna titolare e farà coppia...

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Il Panterone c’é. Con passo felpato, ma deciso. Caicedo si riprende finalmente la Lazio. Dopo quasi tre mesi, l’ecuadoriano torna titolare e farà coppia con l’attaccante con cui ha più affinità lì davanti, Ciro Immobile. L’ultima volta che Felipe partì dall’inizio fu proprio contro la Roma, il 15 gennaio, sempre in coppia con il bomber di Torre Annunziata. I due, non c’è che dire, s’intendono a meraviglia sia dentro che fuori dal campo. Nel derby tutto andò bene, ora entrambi vogliono ripetersi. E non ci poteva essere partita migliore per salire in cattedra e mostrare il proprio valore. Ciro vuole sbloccarsi, Felipe confermarsi.

Caicedo ha sofferto molto in questi ultimi tre mesi, un po’ per la fascite plantare, che a febbraio soprattutto non gli ha dato tregua, un po’ anche per le scelte di Inzaghi. Nelle ultime settimane male non stava anzi, si allenava bene e pensava di avere più chance, pure per quello che faceva in campo, prestazioni e gol. Ben cinque in questa stagione dall’82, quattro in campionato e uno in Champions. L’anno scorso, insieme a Immobile, è stato uno degli artefici della corsa-scudetto pre-lockdown, quest’anno non ha vissuto bene alcune decisioni dell’allenatore. La panchina a San Siro col Milan, prima di Natale, ma soprattutto quella del ritorno col Bayern, dopo la rete al Crotone.

Nonostante tutto con Inzaghi il rapporto resta ottimo anzi, dopo qualche titubanza iniziale, ora vorrebbe restare nella capitale e rinnovare, anche in questa ottica va vista la scelta del cambio di manager, passando a Materazzi. La società però ancora non ha chiamato, forse lo farà a breve. Ora l’obiettivo è guidare la Lazio oggi a Verona, segnare e sfatare il tabù della doppia cifra. Da quando è alla Lazio non ha fatto più di nove gol stagionali. Ne manca solo uno, due per arrivare a 10 in campionato e fare record. 

 

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Il Messaggero