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La Juventus soffre come poche altre volte in un primo tempo in cui il Cagliari fa quello che vuole, portandosi in vantaggio di due reti. Poi nella ripresa ritrova campo e ritmo.
Allegri cambia uomini e sistema si gioco, Vlahovic suona la carica e Yildiz completa la rimonta inducendo Dossena all’autogol del 2-2 finale. Secondo pareggio consecutivo per i bianconeri e un altro piccolo passo verso la salvezza per il Cagliari, capace di spaventare Vlahovic e compagni in un primo tempo a senso unico.
LA PARTITA
Rossoblù avanti 2-0 dopo 36 minuti, ma il passivo poteva essere addirittura superiore. Nella prima frazione di gioco c’è solo il Cagliari in campo, con Luvumbo scheggia impazzita e i difensori bianconeri in difficoltà a rincorrerlo. Non era mai capitato che la Juve concedesse due rigori in un primo tempo in A, ma alla Unipol Domus Gaetano e Mina portano il Cagliari sul 2-0 proprio con due penalty. Il primo per fallo di mano di Bremer su colpo di testa di Dossena, il secondo per uscita a valanga di Szczesny su Luvumbo. Notte fonda per Allegri che sbaglia formazione (da rivedere Alcaraz trequartista) e subisce la furia salvezza di un Cagliari più affamato che mai.
La musica cambia nell’intervallo, la Juve cambia sistema di gioco passando alla difesa a 4 e l’ingresso in campo di Yildiz fa la differenza. Dopo l’ultima fiammata del Cagliari con Prati da fuori area la riapre di orgoglio e di classe Dusan Vlahovic, con una punizione mancina a fil di palo, torna in rete dopo 54 giorni, salendo a quota 16 gol in campionato. E’ il momento in cui la partita può finire in qualsiasi modo, Allegri fa di tutto per pareggiarla con Yildiz, Milik, Chiesa e Vlahovic dentro contemporaneamente in un 4-2-4 a trazione offensiva, e proprio da uno spunto di Yildiz a sinistra arriva la deviazione decisiva di Dossena che Scuffet e firma l’autorete per il 2-2 finale.
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