Cagliari-Inter 1-3: Conte la ribalta nel secondo tempo, reazione nerazzurra dopo la Champions

Cagliari-Inter 1-3: Conte la ribalta nel secondo tempo, reazione nerazzurra dopo la Champions
Tre punti d'oro, l'Inter vince il "launch match" dell'undicesima giornata battendo per 3 a 1 il Cagliari alla Sardegna Arena. I milanesi ribaltano l'1 a...

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Tre punti d'oro, l'Inter vince il "launch match" dell'undicesima giornata battendo per 3 a 1 il Cagliari alla Sardegna Arena. I milanesi ribaltano l'1 a 0 iniziale segnato da Sottil al 46', grazie ai gol di Barella al 77', di D'Ambrosio all'84' e di Lukaku al 94'.

Vincere e scrollarsi di dosso il peso dell'eliminazione in Champions e qualche detrattore di troppo era l'obiettivo dichiarato alla vigilia da parte di Antonio Conte. Per espugnare la Sardegna Arena l'ex ct azzurro ha puntato dal primo minuto sul talento del danese Christian Eriksen e su Alexis Sanchez, quasi a voler rompere con il recente passato. Ben quattro i cambi rispetto all'undici iniziale dello scialbo 0 a 0 contro lo Shakthar: fuori anche Hakimi e Young, dentro Darmian e Perisic. In effetti i primi venticinque minuti di gioco hanno dato ragione all'allenatore leccese che in campo ha visto con soddisfazionqqe una squadra solida, propositiva e compatta, con Eriksen ispiratore della manovra nerazzurra. Un solo dato a testimoniare la bontà del gioco nerazzurro: dopo il 30' i tiri in porta erano 6 a 0 a favore dei nerazzurri. Due volte Lukaku, due Sanchez e un'occasione ciascuno per Eriksen e Bastoni, che si sono trovati davanti un Cragno formato Europeo. Una nota in parte positiva visto che proprio il portiere di Fiesole è il candidato numero uno a prendere la pesante eredità di Samir Handanovic nella prossima stagione.

"Gol sbagliati, gol subito..." verrebbe da dire perché al primo vero tiro in porta il Cagliari è passato con Riccardo Sottil. Sardi che dovevano fare di necessità virtù puntando tutto sulla linea verde difensiva formata dai giovanissimi Carboni e Walukiewicz a contenere il gigante Lukaku e Zappa e Sottil esterni alti. Ancora assenti Godin e Nandez, la squadra di Eusebio Di Francesco ha retto i primi quarantacinque minuti con un pizzico di fortuna e ha "morso" quando ne ha avuto la possibilità, che puntuale è arrivata al 46' del primo tempo. Nonostante gli ingressi "pesanti" di Hakimi, Young, Sensi e Martinez i nerazzurri paradossalmente calano il ritmo, complice, forse, anche la fatica fisica e mentale di Champions. Una buona occasione per Young al 60' e qualche conclusione deviata dalla difesa sarda il magro bottino fino al 77', quando proprio l'ex Barella ha trovato il gol del pari. Poi il colpo di testa di D'Ambrosio, che all'84' e il contropiede a porta vuota di Lukaku hanno restituito il sorriso a Conte.


Poteva essere la partita di Eriksen, sarà forse la gara che segnerà il destino del danese, al 60' trieste e sconsolato in panchina. Il Cagliari ha giocato il suo match, di attenzione e sacrificio e al 95' ha portato a casa una sconfitta forse immeritata. Per l'Inter quarta vittoria consecutive in serie A, con la vetta che momentaneamente dista solo due punti.

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Il Messaggero