​C’è Juventus-Milan, la Supercoppa ora va oltre le polemiche

C’è Juventus-Milan, la Supercoppa ora va oltre le polemiche
Basta polemiche, si gioca. Sono state molte, tante, troppe. Di ogni tipo: inutili e faziose. Hanno addirittura rischiato di offuscare questa finale di Supercoppa Italiana, la...

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Basta polemiche, si gioca. Sono state molte, tante, troppe. Di ogni tipo: inutili e faziose. Hanno addirittura rischiato di offuscare questa finale di Supercoppa Italiana, la decima in terra straniera. La prima nel 1993 a Washington, negli Stati Uniti (vittoria 1-0 del Milan sul Torino); l’ultima nel dicembre 2016, a Doha, in Qatar (altra vittoria dei rossoneri, ai rigori proprio contro la Juventus). Nell’intermezzo tanto spettacolo e molti protagonisti: così messe da parte le infinite ipocrisie di questi giorni, ci troviamo a Gedda, in Arabia Saudita per Juventus-Milan. Cristiano Ronaldo contro Higuain, probabilmente all’ultima apparizione prima del suo trasferimento al Chelsea. Due le assenze importanti, una per parte: out Mandzukic per infortunio e Suso per squalifica. Sarà una cornice meravigliosa a ospitare la finale tra le due squadre più vincenti della manifestazione (sette successi a testa). I 62.241 biglietti del King Abdullah Stadium di Gedda sono stati polverizzati in tempi brevissimi e saranno ben 15 mila le donne presenti allo stadio. Ma la vera novità è che per la prima volta, nella storia dell’Arabia Saudita, le squadre entreranno in campo accompagnate da bambini e bambine. Ennesimo segnale del passo avanti di questo paese, aiutato grazie (e soprattutto) a questi eventi. Che non sarà l’unico: la Supercoppa Italiana tornerà qui altre due volte nei prossimi quattro anni. Compresa questa edizione, l’accordo con la Lega serie A era di disputarne tre in cinque anni.


DETERMINAZIONE BIANCONERA
Massimiliano Allegri ha pochi dubbi. Szczesny giocherà in porta con Bonucci e Chiellini centrali. Recuperato Cancelo che giocherà a destra con Alex Sandro a sinistra. In mezzo al campo uno tra Bentancur e Khedira affiancherà Pjanic e Matuidi. L’altro ballottaggio è in attacco: uno tra Bernardeschi e Douglas Costa completerà il tridente con Cristiano Ronaldo e Dybala, come ha confermato il tecnico bianconero in conferenza. «Teniamo a questo trofeo, negli ultimi due anni lo abbiamo perso e vogliamo iniziare il 2019 alzando la coppa», afferma Chiellini. «Higuain? Per lui proviamo affetto, lo sentiamo ancora», aggiunge il capitano bianconero. «Dovremo essere umili. Abbiamo grande rispetto per il Milan, ma il nostro obiettivo è vincere in tutte le competizioni. In questa partita i 22 punti di distacco si azzerano. Gonzalo? Ce lo aspettiamo voglioso di fare bene», il pensiero di Allegri.

ORGOGLIO ROSSONERO

Da parte sua, Gattuso è orientato a schierare Calhanoglu, Higuain e Castillejo in avanti nel 4-3-3. Il Milan si ritrova a gestire i malumori di Higuain. La sfida di campionato contro la sua ex squadra non gli ha portato bene: l’11 novembre aveva sbagliato un rigore e nel finale si era fatto espellere. Da quel momento, l’argentino non è più stato il centravanti famelico che noi tutti conosciamo. Si è allontano dai rossoneri, tanto che stasera giocherà forse la sua ultima gara. Cutrone scalpita dalla panchina. «Patrick quando entra ci fa fare salto di qualità. Ce lo teniamo stretto. Higuain lo sto ancora aspettando, non mi ha mai chiesto di andare via. O è un grandissimo attore e mi prende in giro o ha la testa giusta. Io lo vedo dentro il progetto. Vediamo come sistemare questa questione e vediamo se giocherà. Se andrà via ci rimarrò male? Non conta nulla, voglio godermi la finale. Poi, vedremo cosa succederà», la riflessione di Gattuso. 
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Il Messaggero