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dal nostro inviato a Firenze
Ugo Trani
Adesso l'Italia campione è proprio al completo. Sono a Firenze i 26 azzurri che hanno conquistato il titolo europeo Wembley, 53 anni dopo il primo successo, nel 1968 a Roma, con Valcareggi in panchina. A raggiungere i compagni, in ritiro a Coverciano già da domenica sera, anche il convalescente Spinazzola. Come a Londra per la finale, quando raggiunse il gruppo, nonostante si appoggiasse ancora alle stampelle dopo il grave infortunio al tendine nei quarti con il Belgio a Monaco, ecco che Leonardo si presenterà domani, invitato di nuovo dalla Fedecalcio, da Mancini e ovviamente dagli altri giocatori. Si infilerà di nuovo la maglia della Nazionale per la foto ufficiale con la coppa.
GRUPPO ALLARGATO
I compagni si preparano ad accoglierlo con il solito affetto, magari urlando, come a Londra, Spina, Spina. Stessi abbracci, ma più romanisti ad attenderlo. Sono tornati in azzurro anche Mancini, Pellegrini e Zaniolo che si aggiungono a Cristante nella lista extralarge per le tre sfide delle qualificazioni mondiali, stasera al Franchi contro la Bulgaria, domenica a Basilea contro la Svizzera e mercoledì a Reggio Emilia contro la Lituania. Inzialmente 34 convocati, l'elenco si è ridotto per gli infortuni a Lazzari, Belotti e Meret.
FESTA AL FRANCHI
L'Italia, con il lutto al braccio nel ricordo dell'ex azzurro Francesco Morini, sarà in campo con la coppa vinta 53 giorni fa a Wembley. Sarà sistemata all'ingresso della tribuna autorità dello stadio di Firenze (attesi 12-13 mila spettatori). E l'Uefa premierà Bonucci con il "berretto" delle 100 presenze. Leo, quasi sicuramente capitano (Chiellini dovrebbe partire in panchina), le festeggiò il 25 marzo a Parma contro l'Irlanda del Nord, ma per il protocollo anti Covid la premiazione è stata sempre rinviata.
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