Juventus: Buffon, quando un numero uno va a caccia dell’ultimo posto fisso

Juventus: Buffon, quando un numero uno va a caccia dell’ultimo posto fisso
Ha infranto ogni record (compreso quello di presenze in A di Paolo Maldini) ma a 43 anni continua a fare la differenza soprattutto in campo. Ecco perché il futuro di Gigi...

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Ha infranto ogni record (compreso quello di presenze in A di Paolo Maldini) ma a 43 anni continua a fare la differenza soprattutto in campo. Ecco perché il futuro di Gigi Buffon sarà determinato dal suo presente, in rampa di lancio in un finale di stagione dove la sua esperienza può giocare un ruolo determinante. Avrebbe dovuto disputare il derby contro il Torino, poi è stato schierato a sorpresa contro il Napoli dopo che il tecnico della Juventus, Andrea Pirlo alla vigilia a parole aveva dato piena fiducia a Szczesny. Nel momento del dentro/fuori Buffon si è ripreso la Vecchia Signora, dimostrandosi ancora una volta colonna portante: decisivo tra i pali e fondamentale nel guidare i compagni, dall’area piccola. Esperienza e personalità al servizio della squadra, secondo di lusso (ha rinunciato alla fascia di capitano e al numero 1) ma con la voglia e la legittima ambizione di avere più spazio. Garanzie che in questo momento la Juve non può dare, anche se i numeri sono dalla sua. Pur avendo dodici anni in meno, infatti, Szczesny vanta una media gol di 0,88 reti incassate a partita. Meglio Buffon, che dall’arrivo di Tek ha incassato 0,76 gol a partita, e prendendo in considerazione soltanto la stagione in corso i gol subiti dal polacco a partita sono il doppio del collega.


Fino a questo momento le gerarchie sono state rispettate, ma dopo gli errori dell’ex romanista Szczesny nel derby e le grandi parate di Buffon contro il Napoli, qualcosa potrebbe cambiare in favore di Gigi. Insieme a Chiellini e Dybala ha trascinato la Juve nello spareggio Champions contro Gattuso, e il giorno dopo ha anche scherzato sui social, postando una foto di un suo rinvio dal fondo, accompagnato dalla frase “costruzione dal basso”. E i pensieri ora sono rivolti soprattutto al futuro. 
STIMOLI
Il contratto del portiere 43enne scade a giugno e una decisione definitiva non è stata ancora presa. L’ottima prestazione contro il Napoli ha rafforzato la voglia di giocare con maggiore continuità, ma molto dipenderà dalle offerte. Buffon vuole essere di nuovo protagonista in un club italiano o straniero capace di garantirgli maggiore continuità. Non è una questione economica o contrattuale, anzi: gli stimoli e le emozioni restano ancora fondamentali. Quindi se non dovessero verificarsi le condizioni per proseguire, Buffon rifiuterà eventuali ruoli da comprimario e deciderà di smettere a fine stagione con il calcio giocato. Ma quali sono le società sulle tracce del numero 77? Dopo i contatti dello scorso anno stoppati all’epoca dalla Juventus, l’Atalanta di Gasperini potrebbe farci un nuovo pensiero.

Così come la Fiorentina del patron americano Commisso, una società in cerca di riscatto e sempre a caccia del colpo suggestivo. In passato il nome del classe ‘78 della Juventus è stato accostato pure alla Roma ma i giallorossi, anche con l’eventuale permanenza di Pau Lopez, vogliono inserire un portiere più giovane. Intanto, sulla scrivania dell’estremo difensore bianconero sono arrivate diverse offerte da emittenti televisive, come beIn Sport, per commentare la prossima edizione della Champions League. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero