Buffon: «Con Conte siamo tutti uguali, questa Nazionale può battere chiunque»

Buffon: «Con Conte siamo tutti uguali, questa Nazionale può battere chiunque»
«Il mister ha cercato di dare la sua impronta alla squadra, sia dal punto di vista tattico sia per serietà e impegno in allenamento. Pensa che abituandoti a faticare e a...

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«Il mister ha cercato di dare la sua impronta alla squadra, sia dal punto di vista tattico sia per serietà e impegno in allenamento. Pensa che abituandoti a faticare e a superare gli ostacoli mentali, sei più capace di rispondere alle difficoltà in campo. I tre anni alla Juventus sono stati così, ma penso che ne seguiranno tanti altri in nazionale». Il portiere della Juventus e della Nazionale, Gigi Buffon, spiega, al sito dell'Uefa, l'approccio del nuovo ct, Antonio Conte, in azzurro, dopo aver lasciato la Juventus, con tre scudetti consecutivi.




Dopo la catastrofica eliminazione nella fase a gironi della Coppa del Mondo 2014, l'Italia ha riacquistato fiducia durante le qualificazioni europee, rimanendo imbattuta. Gianluigi Buffon ritiene che il merito sia in gran parte di Antonio Conte. Il suo approccio ha regalato cinque vittorie in sei partite e la vetta nel Gruppo H a pari merito con la Croazia.





Buffon è convinto che la concorrenza per una maglia da titolare abbia avuto un ruolo importante. Poiché Conte preferisce scegliere i giocatori più in forma e non disdegna gli esordienti assoluti, le dinamiche in squadra sono state rivitalizzate. «Il rispetto e la credibilità che il mister ha tra i giocatori si basano su un principio: trattare tutti allo stesso modo. Le regole valgono per tutti e quando si tratta di scegliere chi giocherà, ognuno di noi è allo stesso livello. È un ottimo modo di lavorare», spiega Buffon, che nella gara di sabato contro la Bulgaria per le qualificazioni a Euro 2016 collezionerà la 147esima presenza in azzurro.



L'estremo difensore, 37 anni, prevede una gara difficile a Sofia, dove la Bulgaria (quarta) cercherà di rimediare a una partenza in sordina. «Giocare nei paesi dell'est è sempre difficile -prosegue il portiere-. Le squadre danno il 120% perché di fonte hanno l'Italia, mentre i giocatori vogliono sempre mettersi in mostra». «Sarà un ostacolo difficile, ma se scendiamo in campo con l'atteggiamento giusto possiamo battere chiunque». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero