Brutta e nervosa, la Lazio cade a Bologna Zarate provoca Rubin, finale con rissa

Il gol di Di Vaio (foto Luca Villani - Lapresse)
ROMA - Una brutta sconfitta, nervi tesissimi, rissa a fine gara, quarto posto dietro i cugini giallorossi, avanti per la prima volta in questo campionato. E' totalmente negativo...

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ROMA - Una brutta sconfitta, nervi tesissimi, rissa a fine gara, quarto posto dietro i cugini giallorossi, avanti per la prima volta in questo campionato. E' totalmente negativo il bilancio della trasferta bolognese della Lazio, battuta da una squadra che vive tra l'altro in un vero e proprio caos societario. Delle inseguitrici del Milan tiene il passo Napoli che batte il fanalino di coda Bari. Rallenta la Juve, fermata sullo 0-0 a Genova dalla Sampdoria in una partita scialba per 70 minuti. Il Milan nel posticipo vince, soffrendo, per 2-0 grazie a un Ibrahimovic in forma. A San Siro, debutto in tribuna, per il neo acquisto Urby Emanuelson che ha seguito la partita accanto ad Adriano Galliani.




Bologna-Lazio 3-1

Reja schiera Sculli e lascia in panchina Zarate. I biancocelesti passano in vantaggio al 5' del primo tempo con Floccari. Il bomber dal limite punta Portanova, serve Hernanes per il triangolo che si chiude, ed ha il tempo di controllare, guardare Viviano e infilarlo sul palo lontano. La squadra di Reja sfiora il raddoppio sempre con Floccari ma al 36' viene freddata dal pareggio del Bologna: Ekdal lavora il pallone sulla sinistra, vede il taglio trasversale di Ramirez e lo serve: girata di Ramirez in diagonale basso e Muslera non ci arriva. Passano quattro minuti e la squadra di Malesani va in vantaggio. Di Vaio chiede lo scambio in area, in posizione di ala sinistra, riceve palla sulla corsa, mette a sedere Biava con l'esterno e infila Muslera sul primo palo per il 2-1. Reja manda subito in campo Zarate per Sculli. Nella ripresa la Lazio non ha saputo reagire: l'innesto di Zarate non ha vivacizzato l'attacco e Mudingayi ha prpgressivamente cancellato Hernanes. Nel finale doppia espulsione, Dias per la Lazio e Gimenez che era comunque in panchina per il Bologna. Al 46' la terza rete rossoblu: Mudingayi lancia in profondità, Biava è incerto, Di Vaio si inserisce e con un tocco di piatto infila Muslera in uscita facendo carambolare la sfera alla base dei due pali.



La rissa. Quando l'arbitro ha chiuso l'incontro Zarate ha tirato il pallone sulla testa di Rubin. E' stato affrontato prima da Moras, poi da Di Vaio. Ne è nato un parapiglia generale con l'intervento degli altri calciatori e dei componenti le due panchine. Zarate ha tra l'altro colpito anche un guardalinee con una manata al volto. Un tutti contro tutti imbarazzante: fra i più coinvolti Moras, Di Vaio e Muslera. Una bruttissima sceneggiata dei giocatori, per la quale magari qualcuno darà la colpa all'arbitro Rocchi, reo solamente di aver tenuto un metro un po' british in una partita diretta con qualche errore, ma con un sostanziale equilibrio. Un precedente c'era stato al 39' del secondo tempo quando, dopo un fallo, c'è stato un principio di rissa fra Dias e Gimenez (che era in panchina e stava scaldandosi e che è scattato in campo per prendere le difese del connazionale Ramirez). L'episodio ha portato all'espulsione sia di Gimenez sia di Dias.



Bologna (4-3-1-2): Viviano, Moras, Portanova, Britos, Rubin, Perez, Mudingayi (58' st Mutarelli), Della Rocca (29' st Casarini), Ekdal, Ramirez (39' st Meggiorini), Di Vaio. A disp. Lupatelli, Esposito, Garics, Gimenez. All. Malesani.

Lazio (4-2-3-1): Muslera, Scaloni (32' st Kozak), Biava, Dias, Radu, Brocchi, Ledesma (8' st Gonzalez), Sculli (40' pt Zarate), Hernanes, Mauri, Floccari. A disp Berni, Cavanda, Diakitè, Foggia. All. Reja.

Arbitro: Rocchi di Firenze

Reti: 5' pt. Floccari, 36' pt. Ramirez, 39' pt. Di Vaio; 45' st. Di Vaio

Espulsi: 39' st. Gimenez (dalla panchina) e Dias

Ammoniti: Scaloni, Portanova, Biava, Ekdal, Brocchi, Perez.

Angoli: 11-4 per il Bologna.

Recupero: 3' e 4'.

Spettatori 14.295.



Milan-Cesena 2-0

Milan a trazione anteriore con Ibra, Cassano e Robinho contro il Cesena. Milan senza Gattuso (problema muscolare nel riscaldamento pre partita) e senza Nesta dopo 23 minuti (lussazione alla spalla sinistra e probabile stop per 2-3 settimane). Eppure il Milan ha sofferto più del dovuto per aver ragione dei bianconeri romagnoli ben schierati in campo e che hanno sfiorato nella prima mezz’ora della partita due volte la rete. Poi ha prevalso la caratura tecnica dei rossoneri che si sono affidati a Ibra (uomo partita) e a cassano in campo dal primo minuto che ha suggerito molte palle gol. Decine le occasioni per il Milan che si sono infrante su un Antonioli superato solo da una deviazione di pellegrino su tiro dello svedese che poi ha portato a due le reti a pochi secondi dalla fine della gara. Il Milan ha però meritato la vittoria anche se il risultato doveva essere ben più rotondo. Bene il Cesena, ordinato e attento in campo ma troppo inferiore ai rossoneri.

Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Yepes, Nesta (23' pt Sokratis), Antonini, Thiago Silva, Ambrosini, Merkel, Robinho, Ibrahimovic, Cassano (39' st Pato). A disp. Roma, Oddo, Bonera, Ely, Calvano. All. Allegri.

Cesena (4-3-3): Antonioli, Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen, Dellafiore (34' st Benalouane), Caserta, Colucci, Parolo, Schelotto (8' st Sammarco), Malonga, Budan (8' st Bodgani). A disp. Calderoni, Appiah, Gorobsov, Piangerelli. All. Ficcadenti

Arbitro: Romeo.

Marcatori: nel pt 45' Pellegrino (aut), nel st 48' Ibrahimovic.

Note: angoli: 6-3 per il Milan. Ammoniti: Caserta, Nesta, Antonini per gioco falloso; Abbiati per comportamento non regolamentare.



Sampdoria-Juventus 0-0

Il primo tempo non offre praticamente nulla. Per vedere un tiro in porta bisogna aspettare il 32’, quando Bonucci stacca meglio di tutti su un corner proveniente da sinistra. Il copione sembra cambiare all’inizio della ripresa, con la prima colossale chance a disposizione della Sampdoria. Al 50’ Pazzini si ritrova tra i piedi un pallone calciato da Accardi ma, a pochi passi da Buffon, non inquadra la porta. I bianconeri inseriscono Del Piero, reduce dall’influenza, al posto di Krasic, anche lui in condizioni precarie. Gli ospiti si accendono nel finale. Del Piero ha a disposizione un rigore in movimento, ma dal cuore dell’area spara alle stelle: 0-0 e sipario.

Sampdoria - (4-4-2) - Curci; Lucchini (11’ pt Accardi), Ziegler, Zauri, Volta; Guberti, Palombo, Mannini, Poli; Macheda, Pazzini (15’ st Pozzi, 24’ st Tissone). a disp. Da Costa, Cacciatore, Dessena, Koman, Tissone. All. Di Carlo.

Juventus - (4-4-2) - Buffon; Motta, Bonucci, Chiellini, Traorè (3’ pt Grosso); Krasic (11’ st Del Piero), Aquilani (38’ st Martinez), Sissoko, Marchisio; Pepe, Amauri. A disp. Storari, Grygera, Legrottaglie, Salihamidzic). All. Del Neri.

Arbitro: Paolo Valeri di Roma

Angoli: 5 a 2 per la Sampdoria

Recupero: 3' e 4'

Ammoniti: Motta per gioco pericoloso, Pepe per fallo di mano, Chiellini, Guberti, Sissoko e Marchisio per gioco pericoloso, Mannini per fallo tattico

Spettatori: 25.933



Bari-Napoli 0-2

Il Napoli continua a volare, batte 2-0 il Bari e sale a 40 punti, secondo in classifica dietro al Milan. Decisive le reti di Lavezzi di tacco e di Cavani per superare la squadra di Ventura che resta sempre più sola in fondo alla classifica. Il Napoli guidato da Lavezzi ha la meglio sul Bari, grazie ad una rete del “Pocho” al 38’ del primo tempo e alla 14esima segnatura di Cavani in campionato, al 42’ della ripresa. Sul primo gol, Gargano tocca corta una punizione per Cavani che calcia dal limite, Lavezzi si fa trovare sulla traiettoria del pallone e con un delizioso colpo di tacco inganna Gillet. I partenopei ci provano ma sono davvero travolgenti solo nei dieci minuti successivi alla mezz’ora, che sfociano poi nel gol del vantaggio. Nei primi trenta minuti ritmi estremamente blandi, con il Bari che si fa notare di più in fase di manovra ma, arrivato ai venti metri, non punge. Nella ripresa Vantura inserisce anche Okaka per cercare di arrivare al pari ma al 22’ il Bari resta in dieci per l’espulsione di Parisi per una manata in faccia a Maggio lanciato in velocità. Da quel momento gara in mano alla squadra di Mazzarri che sfiora in più di un’occasione la rete del raddoppio e la trova nel finale con Cavani in contropiede, perfettamente servito da Lavezzi.

Bari (4-4-2): Gillet, Raggi, Belmonte, Glik, Parisi, Masiello A., Gazzi, Pulzetti (1’ st Almiron), Alvarez, Kutuzov (1’ st Okaka), Rudolf (33’ st Rivas). A disp. Padelli, Rossi, Crimi, Castillo. All. Ventura.

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano (36’ st Sosa), Pazienza, Zuniga, Lavezzi (44’ st Dumitru), Hamsik (18’ st Yebda), Cavani. A disp. Iezzo, Santacroce, Cribari, Dossena. All. Mazzarri.

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.

Reti: nel pt 38’ Lavezzi, nel st al 42’ Cavani.

Angoli 6-3 per il Napoli

Ammoniti Raggi, Parisi per gioco falloso, Campagnaro per gioco non regolamentare

Espulsi: al 22’ st Parisi per doppia ammonizione.

Angoli: 6-3 per il Napoli.

Recupero: 1', 3'.

Spettatori: 18 mila circa



Chievo-Genoa 0-0

Un pareggio che serve a poco. Finisce 0-0 tra Chievo e Genoa con i rossoblu più pericolosi soprattutto nel finale, ma senza fortuna e con le due squadre che salgono a 24 punti in classifica.

Chievo -
(4-3-1-2) - Sorrentino; Frey, Mandelli, Cesar, Mantovani; Fernandes, Rigoni, Constant (33’ st Sardo); Bogliacino (25’ st Andreolli); Thereau (12’ st Moscardelli), Pellissier. A disp. Squizzi, Marcolini, Granoche, Guana). All. Pioli.

Genoa - (4-4-2) - Eduardo; Mesto (35’ st Destro), Moretti (18’ st Chico), Kaladze, Criscito; Kucka, Milanetto, Rossi, Rafinha; Palacio, Floro Flores (20’ st Jankovic). A disp. Jelenic, Zuculini, Veloso). All. Ballardini.

Arbitro: Damato di Barletta.

Ammoniti: Cesar, Chico e Kucka

Espulsi: Cesar.

Recuperi: 2' e 4'.

Angoli: 2 a 2.

Spettatori: 9.484



Fiorentina-Lecce 1-1

Finisce 1-1 tra Fiorentina e Lecce. I salentini passano in vantaggio al 29' del primo tempo: sbaglia De Silvestri, Olivera gli ruba palla, attacca l'area a sinistra e serve Di Michele che insacca con un preciso rasoterra. La squadra di Di Canio potrebbe chiudere la gara al 41' ma Di Michele sbaglia un calcio di rigore. L'attaccante sul dischetto per un penalty fischiato per un fallo di Pasqual, spiazza Boruc ma colpisce la traversa. Nella ripresa Fiorentina più decisa. All'11' arriva il pari: cross dalla sinistra di Montolivo, stacco di testa di Gamberini e palla che arriva a Gilardino che sempre di testa da pochi metri non sbaglia.

Fiorentina (4-3-3): Boruc, De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual, Montolivo (28’ st Cerci), D’Agostino (40’ st Bolatti) Donadel, Santana, Gilardino, Ljajic (37’ st Babacar). A disp. Neto, Comotto, Camporese, Marchionni. All. Mihajlovic.

Lecce (4-3-1-2): Rosati, Tomovic, Gustavo, Fabiano, Brivio, Munari, Giacomazzi (48’ st Grossmuller), Vives, Jeda (45’ st Corvia), Di Michele (47’ st Ferrario), Olivera. A disp. Benassi, Donati, Piatti, Bertolacci. All. De Canio.

Arbitro: Massa di Imperia.

Marcatori: nel pt 29’ Di Michele, nel st 11’ Gilardino.

Note: al 40’ st Di Michele ha fallito un calcio di rigore

Angoli 6-4 per la Fiorentina

Ammoniti Pasqual, Giacomazzi, Brivio, Donadel per gioco falloso, Jeda per simulazione.



Sabato



Palermo-Brescia 1-0



Parma-Catania 2-0




Roma-Cagliari 3-0



Domenica



Udinese-Inter 3-1



Bari-Napoli 0-2



Bologna-Lazio 3-1



Chievo-Genoa 0-0



Fiorentina-Lecce 1-1



Sampdoria-Juventus 0-0



Milan-Cesena 2-0







Classifica



44 Milan



40 Napoli



38 Roma



37 Lazio



35 Inter *, Juventus



34 Palermo



33 Udinese



27 Sampdoria



26 Cagliari



25 Parma, Fiorentina *, Bologna



24 Chievo, Genoa



22 Catania



20 Lecce



19 Cesena



18 Brescia



14 Bari



* una partita in meno Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero