Tempo di bilanci per Stefano Braschi, fresco ex designatore degli arbitri di serie A. Il fischietto toscano ha raccontato la sua esperienza, cominciata nel 2010, ai microfoni di...
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Sulla stagione appena conclusa. Il gol annullato a Paloschi in Chievo-Juventus per un fuorigioco inesistente «è stato uno degli errori più evidenti -ammette il designatore - ma probabilmente non il più facile da leggere. È un fuorigioco che si può sbagliare perchè ha invertito due giocatori».
Secondo Braschi questa è stata comunque «la più positiva delle ultime quattro annate per gli arbitri, nonostante qualche turbolenza fisiologica».
In generale pochi errori sui fuorigioco. A livello di offside Braschi sottolinea che «la media di errori degli assistenti è stata tra il 2 e il 2,5% su 100 valutazioni. Praticamente nulla, nessuna macchina può fare meglio».
Sassuolo-Roma, rigore sì, rigore no. Parlando del rigore prima assegnato e poi tolto da Nicola Rizzoli (che rappresenterà l'Italia ai Mondiali in Brasile) in Sassuolo-Roma: «Ha preso la decisione giusta, magari dopo un'attesa un po' troppo lunga...ma preferisco questo piuttosto che dare un rigore che non c'era».
Gol fantasma di Muntari. Più in generale, i suoi quattro anni da designatore della serie A Braschi li definisce «molto buoni. Il rimpianto più grande? E' che con l'arbitro addizionale il gol fantasma di Muntari si sarebbe potuto evitare».
L'episodio citato da Braschi è quello avvenuto in Milan-Juventus nella stagione 2011-2012 (poi chiusa con lo scudetto dei bianconeri). La partita era sull'1-0 per i rossoneri quando l'arbitro Tagliavento, su indicazione del guardalinee Romagnoli, non convalidò un gol al centrocampista ghanese nonostante la palla avesse varcato nettamente la linea di porta. La partita poi finì 1-1.
«Abbiamo trovato una società come il Milan che ha capito questo problema e che si è mossa per poter migliorare le cose e correggere la rotta con gli arbitri addizionali - aggiunge Braschi - è ovvio che dispiace perché è stato un errore importante e perché un assistente di straordinario livello (Romagnoli, ndr) si è compromesso una carriera per questo tipo di errore. L'addizionale l'avrebbe visto con un occhio solo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero