Boxe, il romano Forte conquista il titolo europeo. Successi di Faraoni, Falcinelli, Rossetti e Demollari

E' stato il regalo di Natale per gli amanti della boxe della Capitale, un evento per celebrare la nobile arte e incoronare il romano Mauro Forte campione europeo dei pesi...

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E' stato il regalo di Natale per gli amanti della boxe della Capitale, un evento per celebrare la nobile arte e incoronare il romano Mauro Forte campione europeo dei pesi piuma. Ma dietro ad ogni “main match” c'è sempre una valanga di emozioni, che sono quelle offerte dal sottoclou, particolarmente ricco, in quel di Cinecittà World. E' qui che Davide Buccioni, uno che sulla boxe ha puntato da una vita, ha dato appuntamento per una serata di pugilato, con alcuni match degni di rilievo. A partire da quello che ha visto annientare lo spagnolo Aritz Pardal, da parte di Forte. Una sfida che si è fermata all'inizio della quarta ripresa (su un totale di 12), visto che l'angolo dello spagnolo è stato costretto a chiedere lo stop: troppo rischioso proseguire. Forte ha dominato il match, senza alcuna esitazione: nel terzo round mandava al tappeto l'avversario, che però è riuscito ad alzarsi prima della fine del conteggio. Ma non c'è stata partita. Il romano ha già conquistato tre titoli: quello italiano, quello Mediterraneo Wbc e quello Internazionale Ibf.

 
Prima della conquista del nuovo titolo, ecco salire sul ring molte promesse della nostra boxe, tutte “capitanate” all'angolo da Italo Mattioli, punto di riferimento della Team Boxe della Montagnola, esperto nel coltivare e crescere talenti. Molta attesa per il campione di K1, il versatile Mattia Faraoni (5-1), che tornava a boxare dopo due anni e che ha avuto la meglio sul 31enne Tomislav Rudan (7-27-1). Combattimento non ostico soltanto sulla carta, anche perché Faraoni sapeva bene di avere davanti un pugile che non gli avrebbe regalato nulla (ma che ha perso tutte e 6 le riprese). «Sono molto felice di essere rientrato nella boxe – ha detto Faraoni - Rientrare nella mia città mi ha permesso di combattere davanti al mio pubblico, caloroso e sempre emotivamente vicino. Li amo! Ora ho un contratto di rilievo nel K1 che mi darà la possibilità di combattere con date precise in eventi importanti. Ed è fondamentale che Buccioni abbia siglato un contratto con Sky per trasmettere i nostri match. Prometto a tutti che questo anno sarà ricco!». Nel sottoclou, il match più interessante è stato quello della semifinale dei leggeri FPI-WBC che ha visto sfidarsi Marvin DeMollari (6-1), di Lucca e il romano Luca Angeletti (4-2). Per Angeletti un match importante, visto che nel settembre del 2018, perse ai punti con lo stesso De Mollari: ma alla fine di 6 riprese molto equilibrate, la giuria ha scelto il pugile di Lucca. Il superwelter Damiano Falcinelli (12) non ha avuto problemi contro il georgiano Sandro Jajanidze (5-21-1), mandandolo KO al terzo round. Nessun problema per il welter romano Pietro Rossetti (6), 21 anni, che ha dominato per tutte le riprese il croato Ivan Njegac (12-13): match sulla difensiva, con qualche reazione debolissima, anche se l'unico merito che ha avuto è stato quello di reggere ai colpi di Rossetti. «Avrei voluto regalare più spettacolo», ha detto Rossetti, che quindi conferma di essere pronto per alzare il livello delle sfide.
 

«1400 persone in un venerdi con il brutto tempo e la concomitanza della partita della Roma vs Fiorentina», fa notare soddisfatto Buccioni, che aggiunge: «Sono nel mondo della boxe da 38 anni e credetemi che un pugile come Forte difficilmente l'ho visto in Italia e anche in Europa. Classe, precisione, colpo d'occhio, rapidità, gioco di gambe e tanto altro per il prossimo sfidante al Titolo Europeo dei pesi piuma». «Questa serata ha dimostrato che c'è attenzione per la grande boxe – ha commentato Guido Vianello, presente a bordo ring – Quando si scelgono location come questa, e si mettono sul ring pugili che hanno fame di vittoria, lo spettacolo è garantito».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero