OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Lo ha pescato dalla Primavera, lo ha tolto dal mercato e se lo è cresciuto fino a farlo entrare nel giro dei titolari. L’ascesa di Edoardo Bove è sotto l’occhio di tutti, specialmente della Roma che adesso dovrà consolidare il suo contratto prolungandolo fino al 2027 e alzando il salario a 1 milione di euro dai 250mila attuale. “Cane malato” lo ha ribattezzato Mourinho, perché non molla un pallone, aggredisce l’avversario e non si stanca mai. Nonostante i calci che ha preso in Cagliari-Roma è andato in nazionale Under U21, ma potrebbe non giocare per un dolore alla caviglia sinistra. Si riposerà, oppure, stringerà i denti come è abituato a fare con la Roma. Vuole sfruttare ogni possibilità che gli viene concessa, perché sa che questo è il momento della carriera in cui bisogna battere il ferro il più possibile. Mourinho se ne è accorto e non ci ha pensato due volte a piazzarlo in un centrocampo in piena emergenza orfano di Renato Sanches (infortunato), Pellegrini (a mezzo servizio), Aouar (poco convincente), Cristante (arretrato in difesa). A soli 21 anni sembra già un uomo, non ha grilli per la testa, non è finito sui giornali di gossip ed ha una vita praticamente da adulto. Ha scelto di giocare a pallone, ma anche di studiare (è studente Economia e Management alla Luiss) per crearsi una carriera quando appenderà gli scarpini al chiodo.
«Quando parlate di Edoardo - ha detto Mourinho prima della gara col Servette -, dovete ricordarvi di chi l’ha fatto. prima Quando sono arrivato era un ragazzo pronto per andare a giocare in prestito in Serie C, oggi gioca in Europa. È un calciatore in crescita e l’orribile allenatore (sorride, ndc) è molto orgoglioso di avergli dato l’opportunità di diventare un calciatore importante per la Roma e per il calcio italiano». José ha rivendicato le sue scelte, evidentemente le prospettive di Edoardo gli sono ben chiare.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero