Porte chiuse ai giornalisti del Corriere dello Sport fino alla fine di dicembre: lo hanno deciso Roma e Milan, dopo che il quotidiano sportivo aveva titolato nella prima pagina...
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«In risposta al titolo 'Black Friday' pubblicato oggi dal giornale - prosegue la nota - la Roma e il Milan hanno deciso di negare al Corriere dello Sport l'accesso ai centri di allenamento per il resto dell'anno e hanno stabilito che i rispettivi giocatori non svolgeranno alcuna attività mediatica con il giornale durante questo periodo. Entrambi i club sono consapevoli che comunque l'articolo di giornale associato al titolo "Black Friday" contenga un messaggio antirazzista ed è questa la ragione per la quale sarà vietato l'accesso al Corriere dello Sport solo fino a gennaio. Restiamo totalmente impegnati nella lotta contro il razzismo».
Ha preso la parola, poi, Smalling: «Avrei voluto spendere la giornata concentrandomi sulla partita di domani ma è importante riconoscere che quello che è successo stamattina è sbagliato e molto insensibile.
Ecco Lukaku, a seguire: «Invece di concentrarsi su una sfida tra due squadre, il Corriere dello Sport esce con il titolo più stupido che io abbia mai visto nella mia carriera. Voi continuate ad alimentare il pensiero negativo - scrive il belga - e il problema sul razzismo, invece di parlare di una partita bellissima che verrà giocata a San Siro tra due grandi club. La cultura è la chiave. Voi del Corriere dello Sport dovreste fare un lavoro migliore a riguardo. Grazie a tutti i tifosi e ai giornalisti per il supporto e concentriamoci sul match di domani».
Infine la replica del direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni: «Piattaforme digitali? Direi pattumiere. Truccate da rancori nobili. Sdegno a buon mercato. Un bel pensiero al giorno toglie il medico di torno. Eserciti di benpensanti di questi tempi affollano il web per tingersi di bianco le loro anime belle. Individuato il razzista di turno, vai, due colpi alla tastiera e via la macchia, ti senti un uomo migliore in un mondo migliore. Bianchi, neri, gialli. Negare la differenza è il tipico macroscopico inciampo del razzismo degli antirazzismi. La suburra mentale dei moralisti della domenica, quando anche giovedì è domenica. “Black Friday”, per chi vuole e può capirlo, era ed è solo l’elogio della differenza, l’orgoglio della differenza, la ricchezza magnifica della differenza. Se non lo capisci è perché non ce la fai o perché ci fai. Un titolo innocente, peraltro perfettamente argomentato da Roberto Perrone, viene trasformato in veleno da chi il veleno ce l’ha dentro».
In Inghilterra alcuni media (come il Daily Mail, il Guardian e la Bbc) hanno condannato la scelta del titolo "Black Friday". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero