Lazio, per Biglia, nuovo contratto e promesse: «Resto qui»

Lucas Biglia
IL PERSONAGGIO ROMA Buona la prima con l'Atalanta, appannata la seconda con la Juve. La terza uscita di Biglia (fuori dal campo) è meravigliosa con questo annuncio...

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IL PERSONAGGIO
ROMA Buona la prima con l'Atalanta, appannata la seconda con la Juve. La terza uscita di Biglia (fuori dal campo) è meravigliosa con questo annuncio bisbigliato in Argentina: «Resto alla Lazio». A meno di 48 ore dalla fine del mercato, rimbomba come un gong a Roma. Ora Lotito e Tare devono dare solo quello sul rinnovo. Il regista è in patria, è tornato nella Seleccion per dimenticare la Coppa America e le dimissioni del ct Martino. Lucas, come Messi e altri leader, aveva pensato di dire addio. La delusione era cocente: «Siamo tornati perché sappiamo d'essere privilegiati a giocare nella Nazionale argentina. Stare qui mi rende orgoglioso. Non voglio regalare una maglia che mi è costata tanto sacrificio e sudore. Ho la stessa fame del primo giorno». Adesso dovrà ritrovarla anche con la Lazio, dimenticare il liscio clamoroso di sabato sera sul lancio di Dybala.


LA FIRMA
Un oltraggio per uno come Biglia avere sulla testa il macigno del gol di Khedira. Anzi, sembra uno scherzo del destino, perché proprio la Juve lo aveva sondato e ridondato quest'estate. Muro della Lazio e adesso ogni giorno sarà buono per annunciare la tanto agognata firma sino al 2020 (a 2,5 milioni più 500mila di bonus). Biglia in buca a Formello. Perché l'argentino, nonostante forse la prima giornata storta in due anni, rimane il faro del centrocampo biancoceleste. Anche nella serataccia contro la Vecchia Signora comunque 70 passaggi utili, risorgerà a Verona. Lì dove l'anno scorso segnò su rigore il secondo gol stagionale al rientro dall'infortunio. Sarà però l'ultimo dei 15 nazionali a tornare a Formello (oggi la ripresa) dopo la sfida del 7 settembre con il Venezuela. Inzaghi sarà in ansia, a tre giorni dal match col Chievo. La Lazio lo è per la prossima sfida casalinga con il Pescara. Prorogata sino al 16 settembre la campagna per l'abbonamento. Ormai non solo il più nascosto (nei numeri) della Serie A, ma anche il più costoso.
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Il Messaggero