Berlusconi: «Un derby Monza-Milan? Io rossonero da sempre»

Berlusconi: «Un derby Monza-Milan? Io rossonero da sempre»
«Per quanto riguarda l'immediato, sono qui a vedere la prima partita. Non vi nascondo che sono un po' emozionato. E a voi dico: 'Mi raccomandò. Io avevo...

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«Per quanto riguarda l'immediato, sono qui a vedere la prima partita. Non vi nascondo che sono un po' emozionato. E a voi dico: 'Mi raccomandò. Io avevo alcune frasi che dicevo qualche volta ai miei giocatori e una era questa: 'Ricordatevi che chi ci crede combatte. Chi ci crede supera tutti gli ostacoli. Chi ci crede vincè. Quindi, credeteci, andate in campo e vincete con almeno tre gol di scarto». Lo ha detto negli spogliatoi dello stadio Brianteo il nuovo proprietario del Monza, Silvio Berlusconi, ai giocatori della squadra brianzola, prima della gara di Serie C contro la Triestina.


«Un derby entro tre anni con il Milan come spera Galliani? Io sono rossonero dalla nascita, non parlerei di questo. Mi ha spinto a dire sì a questo progetto Monza la volontà di dar vita a un modo nuovo di essere dei giocatori. Non si può simulare e non si possono fare tante scene». Lo dice Silvio Berlusconi, alla prima al Brianteo da proprietario del Monza. «Voglio - spiega Berlusconi - che giochino tutti calciatori italiani e che abbiano certe regole. Voglio ragazzi ordinati, che si presentino bene, che siano senza barba, senza tatuaggi e senza orecchini. Ragazzi educati, ben vestiti, che quando firmano si legga bene il nome e cognome, che in campo abbiano un comportamento leale, che parlino all'arbitro non nei modi che si vedono oggi. Mi dicono che è impossibile trovare calciatori senza tatuaggi: io dico che li troveremo, saremo un'eccezione. Spero che il nostro club sia di esempio per altre società in futuro. Parlo di valori eterni, che valgono nel calcio come nella vita. Valori come altri che si stanno perdendo, vedi la politica. Patria, civiltà, pace, libertà e democrazia sono valori importanti e comuni che spesso sono disattesi. Anche in politica servirebbe una bella rigenerata».
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Il Messaggero