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L’Inter è irriconoscibile nel primo tempo e si conferma una grande squadra nella ripresa. Contro il Benfica, a Lisbona, finisce 3-3. Ma i nerazzurri all’intervallo erano sotto di tre gol, per poi avere una grande reazione di orgoglio e conquistare un pari incredibile. Adesso dovranno vincere con i baschi a San Siro, nell’ultima gara del girone, per qualificarsi agli ottavi come prima e presentarsi come testa di serie al sorteggio. La gara è in salita. L’Inter va sotto due volte dopo meno di 15’. Al 5’ i lusitani passano in vantaggio: palla verticale per Tengstedt che, sul filo del fuorigioco, fa la sponda a Joao Mario, bravo a firmare il vantaggio. Tengstedt è scatenato: prima impegna Audero con una botta centrale, poi approfitta di un errore di Asllani per regalare a Joao Mario la palla del raddoppio. Per l’Inter è uno choc. E non finisce qui. Di Maria al volo sfiora l’incrocio, poi è bravo Trubin a dire di no ad Arnautovic, ben imbeccato da Frattesi. È solo una fiammata. Perché il Benfica si riorganizza e triplica i conti. Ennesimo assist di Tengstedt per Joao Mario, che firma un’incredibile tripletta.
Nella ripresa l’Inter tira fuori l’orgoglio e impegna Trubin con Carlos Augusto e Sanchez e accorcia con Arnautovic e Frattesi. Arrivano i primi cambi ed è Thuram a conquistare il rigore. Dagli 11 metri Sanchez riagguanta il Benfica, che resta in 10 per il rosso ad Antonio Silva. Nel finale Barella centra il palo.
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